Al raggiungimento dei suoi 40 anni la bandiera granata ha deciso di appendere la calottina al chiodo
“Certi amori non finiscono”… Potrebbe essere questa la frase che racchiude, parafrasando le parole di Antonello Venditti, il sentimento che ha legato Mimmo Digiesi alla Rari Nantes Sori nella sua longeva carriera.
Al raggiungimento dei suoi 40 anni la bandiera granata ha deciso di appendere la calottina al chiodo, dicendo quindi stop alla pallanuoto, cui ha dato e che gli ha dato tanto in tutti questi anni di attività.
“Un amore, per il suo Paese, per la squadra e per tutta la gente, che non potrà mai eclissarsi, scrivono dalla Rari Nantes Sori.
Un’avventura iniziata nella stagione ’92 – ’93, con il primo tesseramento e il successivo esordio in serie A nel ’97, a 15 anni, sotto la guida tecnica di Franco Cipollina. Erano gli inizi di un percorso a tappe che, anno dopo anno, avrebbe dimostrato sempre di più il suo attaccamento a quei colori.
Adesso, nei giorni immediatamente successivi a questa sua decisione di dire addio alla pallanuoto, quei ricordi riaffiorano sempre più forti.
Non si dimenticano facilmente 24 stagioni passate con la stessa calottina e non possono passare inosservate le 15 da capitano, che dimostrano quanto sia stata importante la sua figura all’interno dell’ambiente Sori.
Sono oltre 350 le presenze all’attivo in prima squadra, numeri che lo collocano come recordman per militanza nella stessa società.
Un esempio e un punto di riferimento per compagni, sia coetanei che giovani.
Mai una parola fuori posto, ma tanto lavoro e sacrificio, rispetto per il compagno e punto di appoggio.
Un capitano dentro e fuori dall’acqua che più di tutti ha cercato di trasmettere i valori dello sport ai compagni di squadra, non lasciando mai nulla di intentato.
Tante battaglie combattute per la Rari Nantes Sori, con le sole quattro stagioni fuori da casa (con le calottine di YMCA Catania e Pescara), prima di far ritorno alla base, proprio per questo suo attaccamento fortissimo al granata, che sarà sempre nel suo cuore.
Sono state diverse le cadute, rappresentate dalle ultime retrocessioni, ma altrettante sono state le gioie, come la promozione per la A1 e altre mancate per un soffio.”
“Una scelta sofferta – afferma lo stesso Digiesi – che è stata solo rimandata di un anno a causa del Covid. Tutte le cose hanno un inizio e una fine, adesso è arrivato il momento di dire basta, seppur con dispiacere ma ad un certo punto bisogna essere sinceri con sé stessi. Spero di aver lasciato qualcosa di importante e sono onorato di aver fatto parte di questa squadra e di questa società per tutti questi anni. L’amore per il mio Sori non finirà mai e chissà, non è detto che non possa rimanere comunque in altre vesti”.
“Non possiamo – scrivono ancora dalla RN Sori – che ringraziarlo da un punto di vista umano e sportivo per quanto ha dato in questo lungo periodo e la Rari Nantes sarà sempre casa sua.”