I cobot sono macchinari che consentono moltissime operazioni fondamentali nell’industria. Essendo versatili, possono essere reimpiegati, volta per volta, in varie operazioni, come il “pick & place”, lo stampaggio a iniezione, ma anche la saldatura.
Quali altri campi d’impiego hanno i robot collaborativi? Analizziamo tutti i possibili impieghi, spiegando anche l’opzione safety native e la programmazione user friendly.
Campi di applicazione dei robot collaborativi
Dove possono essere impiegati questi fantastici aiutanti?
Pick & Place: si tratta della movimentazione di un oggetto da un posto ad un altro. I cobot hanno sei assi di movimenti e un polso integrabile con numerosi accessori, in modo che possa manovrare oggetti di diverse forme e dimensioni.
Stampaggio a iniezione: i robot collaborativi possono ridurre notevolmente i tempi del processo di stampaggio a iniezione, dispensando l’operatore da spiacevoli infortuni.
Asservimento delle macchine a controllo numerico: i robot collaborativi possono migliorare precisione ed efficienza, liberando l’essere umano dalle azioni alienanti, e potendo ricevere diverse riprogrammazioni, grazie alla massima flessibilità che questi robot hanno.
Packaging e pallettizzazione: i costi vengono abbattuti grazie alla possibilità dei cobot di ripetere con precisione mansioni ripetitive.
Collaudi e controlli qualità: i cobot possono effettuare collaudi non distruttivi e misurazioni in 3D, aumentando notevolmente il grado di precisione garantito.
Automatizzazione delle fasi di assemblaggio: avendo sei gradi di libertà, i robot collaborativi possono lavorare a fianco degli operatori, in tandem, garantendo efficienza.
Lucidatura: tramite il sensore forza coppia integrato al polso, il robot collaborativo può dosare correttamente la forza e lucidare anche materiali delicati.
Asservimento macchine: i cobot vengono impiegati nelle fasi di carico e scarico, mentre l’operatore può fare le operazioni più complesse e che richiedono la sua competenza.
Avvitatura: usando l’opzione rotazione, e applicando il grado di forza necessario, i cobot possono avvitare in modo preciso e omogeneo, garantendo qualità e coerenza.
Analisi e test di laboratorio: i robot collaborativi vengono impiegati nei test di laboratorio, poiché garantiscono una precisione elevata.
Incollaggio ed erogazione: in questi processi, in passato così poco ottimizzati, il cobot può contribuire, portando efficienza e precisione.
Saldatura: si tratta di un processo scarsamente collaborativo e difficilmente automatizzabile. Tuttavia, i cobot possono garantire ripetitività e precisione, allo scopo di ottenere saldature e giunzioni di alta qualità, flessibilità, impatto ergonomico.
I cobot impiegati nella saldatura
I robot saldatura possono effettuare vari tipi di lavorazione:
- TIG,
- laser,
- a ultrasuoni,
- MiG,
- Plasma Cutting,
- a punti,
- brasatura.
Grazie a questa tecnologia, che permette di generare cordoni di saldatura di altissima qualità, l’operatore è sollevato da operazioni potenzialmente rischiose. Inoltre, essendo i cobot molto flessibili, possono essere spostati nell’area dove viene effettuata la saldatura e poi reimpiegati in altre operazioni. Il processo viene quindi velocizzato, acquista qualità e diventa più efficiente.
Semplicità di programmazione e sicurezza
I cobot sono macchinari semplici da programmare, e che non richiedono alcuna formazione specifica, ma prima di andare oltre, ribadiamo le modalità di programmazione:
Free drive: viene mosso il suo braccio da un operatore, e il robot memorizza le traiettorie, essendo in grado di ripeterle.
Teach pendant: con un tablet che mostra un template grafico intuitivo, il cobot può essere programmato in poche mosse.
Inoltre, la tecnologia safety native permette un altissimo grado di sicurezza per gli operatori: quando una persona entra nel raggio del cobot, la velocità rallenta e possono anche arrestarsi (dipende da come sono stati programmati) ed aumenta quando l’umano si allontana.