La gup del Tribunale di Genova Carla Pastorini ieri ha condannato a 5 anni di reclusione Antonino Basile, il meccanico accusato di essere il mandante del maxi rogo di motorini dell’ottobre corso nei pressi della Facoltà di Architettura nel Centro storico genovese. Inoltre, ha condannato a 3 anni di reclusione l’esecutore materiale del raid incendiario, il 52enne senza fissa dimora Amaur El Bahi.
Il processo si è svolto con rito abbreviato.
Il 63enne genovese era stato arrestato lo scorso febbraio su ordinanza di custodia cautelare subito dopo l’arresto dello straniero, che aveva “cantato” e per quell’incarico sarebbe stato pagato 200 euro.
Obiettivo del raid incendiario era la vespa Px di una donna, alla quale qualche tempo prima Basile aveva prestato un servizio professionale montando però un motore rubato: lei lo aveva scoperto e denunciato.
Nel rogo erano stati coinvolti altri tredici scooter, che erano parcheggiati in vico Vegetti, all’imbocco di stradone Sant’Agostino, dove sorge la Facoltà di Architettura che era stata temporaneamente chiusa.
Proprio la confessione del 52enne straniero aveva incastrato Basile, che forse in quel modo pensava di nascondere le prove del precedente reato.