Une rete nel primo tempo, il raddoppio in apertura di ripresa e la Roma fa la bocca alla vittoria facile. E invece no. Il Genoa reagisce, guadagna metri e con Lapadula la riapre. Condannando gli avversari a un finale di sofferenza, nel quale il pari ci starebbe eccome. Ma alla fine la spuntano, con qualche brivido. Nella prima frazione i padroni di casa partono a spron battuto, imprimendo alla gara le loro trame e sfoggiando un gran possesso palla. Il Grifo accusa, prova a resistere ma va sotto sulla punizione di Kolarov, toccata in rete sotto misura da Under. Gli uomini di Di Francesco insistono, Rossettini e compagni si riorganizzano. E dopo un inizio sotto tono escono dal guscio. Alisson deve uscire per chiudere la porta in faccia a Lapadula, Rosi e Rigoni, imbeccati dai filtranti di Hiljemark e Bertolacci.
Dopo l’intervallo si materializza il raddoppio romanista con una sfortunata autorete di Zukanovic. Ma il Grifone non ci sta. Bertolacci e compagni prendono le misure: Lapadula “morde” i difensori e, su una palla rubata a centrocampo, Pandev imbecca il numero dieci che con un delizioso sinistro accorcia. La Roma perde certezze, il Genoa ci crede. E in alcune occasioni mette i brividi ai capitolini, in difficoltà al cospetto del palleggio rossoblù. Nel finale una opportunità per Medeiros, vicinissimo al pari. E in conclusione per Dzeko, stoppato da El Yamiq a due passi dal match-point. Poi il fischio finale. Vince la Roma di misura (2-1).