Aveva chiesto alla sua Sampdoria di riprendersi quello che aveva perduto all’87’ con il Venezia Roberto D’Aversa.
I suoi ragazzi hanno così infiocchettato un punto d’oro da mettere sotto l’albero. «Questo pareggio ci consentirà di passare un bel Natale – si augura l’allenatore doriano -, va dedicato ai tifosi, al presidente Ferrero e alla sua famiglia. L’analisi? Credo che la squadra nel primo tempo abbia giocato meglio del secondo, cercando fin da subito la costruzione dal basso. Dobbiamo però tenere conto anche del valore dell’avversario, che ci ha creato delle difficoltà. Tuttavia, se avesse fatto gol Candreva forse staremmo parlando di un risultato diverso. Devo fare i complimenti ai ragazzi per aver recuperato, credo l’1-1 sia complessivamente giusto. Bravi anche i subentrati ad incidere subito: emblematico che siano entrati insieme il più esperto, Quagliarella, e un debuttante, come Yepes Laut».
Coesione. Riguardo al grandissimo attaccamento al gruppo, il mister alle TV broadcaster dice: «Qui ci sono giocatori con valori importanti, uomini veri, che non finiranno mai di stupirmi. Malgrado il momento, comunque la società non ci sta facendo mancare niente. Non ho mai creato alibi alla squadra, ma per gran parte del campionato non abbiamo avuto gente come Gabbiadini, Torregrossa e Damsgaard. Abbiamo perso Thorsby stamattina, Ekdal si è stirato dopo cinque minuti, Silva poteva giocare solo al cinquanta per cento: eppure, eccoci. Questo è un gruppo coeso, che affronta le difficoltà. Certo, potevamo fare meglio nel girone d’andata, ma da Salerno in avanti i ragazzi stanno facendo qualcosa di importante».