A seguito dell’esclusione del candidato presidente di destra e filorusso Călin Georgescu dalle elezioni in Romania, migliaia di suoi sostenitori (oltre il 20% degli elettori romeni) sono scesi di nuovo in piazza per protestare contro questa decisione e si sono registrati scontri nel Paese, soprattutto a Bucarest. Il candidato filorusso era stato il più votato al primo turno delle elezioni di novembre, che poi erano state annullate dalla Corte Costituzionale prima del secondo turno a dicembre.
Călin Georgescu è stato escluso dalle elezioni presidenziali in Romania.
Quando un candidato viene considerato pericoloso soltanto perché filorusso e si presume possa vincere le elezioni lo si esclude dal voto.
È questa la “democrazia liberale” dell’Europa di Ursula von der Leyen?
Un tempo queste cose si facevano con piccoli colpi su Stato, ora invece tutto deve essere legale.
È come se una banda di banditi dicesse: rubare pure, ma fate un lavoro pulito.
Ecco hanno fatto un lavoro pulito. Non c’è stato nessun colpo di stato, ma restano una banda di banditi comunque.
A differenza degli Usa, dove il Popolo ha votato e deciso liberamente il suo presidente, la democrazia nella UE ormai è solo una facciata.
Una facciata che ormai è sempre più screpolata. Prof. Paolo Becchi