Poco meno di settantuno milioni di euro. Per l’esattezza 70,9. A tanto, secondo quanto riferisce un lancio di Agimeg, l’Agenzia giornalistica sul Mercato del Gioco, ammonta la raccolta dei casinò italiani fra gennaio e marzo di questo anno. Non i casinò online, bensì i casinò fisici. Vale a dire le quattro sale da gioco presenti sul territorio italiano. Campione d’Italia, Saint-Vincent, Sanremo e Venezia hanno, infatti, staccato nei primi novanta giorni del 2018 la bellezza di 465.000 biglietti d’ingresso.
E proprio in Liguria ha sede una delle quattro case da gioco appena citate.
Liguria che stando ai dati resi noti lo scorso inverno dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è stata testimone di un’impennata del volume d’affari legato al settore del gambling, attività che porta in dote oltre l’1% del PIL italiano. Tanto che se cinque anni fa, nel 2013, le entrate regionali per l’erario ammontavano a 216 milioni di euro, al termine del 2016 avevano raggiunto i 258 milioni di euro, con un incremento a due cifre, 19,4%.
Altri numeri pubblicati dalla stessa fonte, poi, ci raccontano che se nel 2016 la spesa media pro capite in giochi d’azzardo degli italiani è stata di 339,40 euro, quella dei liguri ha superato questo dato di circa il 5%, toccando quota 356,83 euro per ciascun cittadino. Soprattutto, posizionando questo angolo della nostra Penisola al settimo posto di una classifica che ordina le varie regioni in base alla spesa registrata, dietro solo a Lombardia, Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Marche.
E non c’è dubbio che fra i giochi capaci d’esercitare sempre un certo fascino ci sia stata e ci sia tutt’ora la roulette.
Nelle sue due varianti principali, roulette francese oppure fair roulette, lo scorso anno ha raccolto nei quattro casino presenti sul suolo italiano oltre 10 milioni di euro. Ma prima che il croupier pronunci la fatidica frase “messieurs faites vos jeux” proviamo a scoprire le differenze che intercorrono fra le due versioni.
La roulette francese è quella che noi tutti conosciamo. Vista in centinaia di film oppure trovata in moltissimi libri è alla base anche della fair roulette, detta anche roulette all’americana, e che può essere considerata una sua evoluzione. In conclusione ciò che conta è che per vincere gli scommettitori devono indovinare, in una variante oppure nell’altra, su quale casella terminerà la sua corsa la piccola “boule” di colore avorio.
Lo stesso meccanismo che regola anche le roulette online. Perché da quando hanno aperto le loro porte in Rete i siti dedicati ai giochi d’azzardo hanno inserito nel loro palinsesto l’intramontabile roulette. E se in un primo momento tutto era affidato a righe e righe di codice ed algoritmi, adesso con i miglioramenti tecnologici è possibile giocare in diretta video con veri croupier ed un vero tavolo da gioco… fino a quando non sentiremo l’inevitabile frase “rien ne va plus”.