“Rischio non valutabile. Nel report del ministero della Salute sul Covid-19 in Liguria emerge spesso questa definizione: ‘Non valutabile’, riferito ai dati forniti dal sistema sanitario regionale”.
Lo ha dichiarato oggi su fb il consigliere regionale d’opposizione Ferruccio Sansa.
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“A pagina 12, per esempio – ha aggiunto Sansa – ecco che viene scritto: ‘aumento di trasmissione: non valutabile’. E ancora: ‘Classificazione complessiva del rischio: non valutabile… con probabilità alta di progressione’. Subito accanto: ‘Casi in aumento… Rt sopra uno in tutto l’intervallo di credibilità al 95%’.
Ma subito dopo viene aggiunto: ‘La bassa percentuale di completezza dei dati porta a un rischio di sottostima nel calcolo Rt. In aumento i focolai attivi (966, in proporzione più di quasi tutte le regioni, ndr). In aumento tassi di occupazione in terapia intensiva (+2%) e in aree mediche (+12%). Le probabilità di raggiungere le soglie critiche in terapia intensiva e aree mediche nei prossimi 30 giorni è superiore al 50%’.
Ecco, com’è possibile che i dati forniti dalla Regione Liguria siano ‘non valutabili’?
Segnalarlo, chiedere spiegazioni non è da ‘gufi’, come direbbe Matteo Renzi. Non è da ‘sciacalli’, per citare un animale caro al presidente Toti.
E’ un modo per affrontare la situazione in modo rapido e efficiente.
Meglio essere una regione gialla piuttosto che rossa. Non c’è dubbio. Ma forse la cosa peggiore è essere classificati gialli mentre si dovrebbe essere arancioni o rossi, perché così il virus continua a circolare liberamente.
Per combattere il virus, per evitare danni alla salute e all’economia, bisogna guardarlo in faccia. La politica dello struzzo, per restare nel mondo animale, non paga mai”.