“Il ministro del lavoro Andrea Orlando, Valentina Ghio segretaria del Partito Democratico ligure, Daniele Montebello sindaco di Castelnuovo Magra, candidati alla Camera alle elezioni, hanno incontrato i rappresentanti dei lavoratori del San Martino, per ascoltare le loro istanze”.
Lo hanno riferito ieri i responsabili del Pd ligure.
”Ci troviamo – ha spiegato il ministro Orlando – in una situazione di grave difficoltà della sanità ligure con un’occasione come il Pnrr che punta al potenziamento della rete ospedaliera e che la regione con la popolazione più anziana d’Europa rischia di perdere. Non si può quindi che manifestare grandissima preoccupazione per ciò che sta succedendo, anche perchè fino a che si continuano a negare i problemi è difficile trovate anche le soluzioni. Due sono le questioni prioritarie su cui intervenire per porre rimedio a quello che sta succedendo nella Sanità. Una è la questione dei salari e l’altra il ripensamento dei percorsi di formazione, rivedendo il numero chiuso”.
“Abbiamo ritenuto importante fare questo incontro – ha aggiunto Ghio – perché la drastica carenza di personale e la conseguente riduzione dei servizi essenziali è molto preoccupante e difendere la sanità e una battaglia per gli operatori sanitari e per i cittadini che ne usufruiscono. I rappresentanti dei sindacati hanno confermato che la situazione ha raggiunto il limite, con persone costrette a lavorare ben oltre le 36 ore settimanali, con turni di lavoro massacranti e un’attesa di assunzioni che saranno solo parziali visto che per quasi l’80 per cento si tratta di stabilizzazioni’. E le soluzioni proposte dalla Giunta per smaltire le liste d’attesa non risolvono il problema è ricadranno ancora una volta sulle spalle dei lavoratori”.
“I problemi della sanità ligure coinvolgono tutte le ASL di riferimento territoriale. Dai problemi strutturali come l’ospedale del Felettino al palo alla Spezia, con la gara rinviata proprio in questi giorni o il progressivo depotenziamento di quello di Sestri Levante. Passando per le carenze di personale, con concorsi poco appetibili in quanto principalmente a tempo determinato. Fino ad arrivare ai medici di famiglia: in numero assolutamente insufficiente rispetto alle necessità dei cittadini. In Liguria si sta facendo strada una progressiva privatizzazione di funzioni e servizi e che rifiuta la prossimità territoriale della medicina, che il covid aveva, al contrario, posto al centro dell’attenzione” ha concluso Montebello.