Un bimbo di 6 anni nel luglio 2022 rischiò di annegare nella piscina dei bagni San Nazaro in corso Italia a Genova. Ieri il pm che indaga su questa vicenda ha chiesto la citazione diretta a giudizio per sette persone, di cui cinque educatori e due bagnini.
Secondo quanto ricostruito, il bimbo ucraino era ai bagni San Nazaro con il centro estivo San Rocco di Vernazzola Meeting. A un certo punto era stato visto dall’educatore di un altro centro estivo a pancia in giù in piscina, che poi lo aveva tirato su.
Successivamente, i bagnini del San Nazaro avevano rianimato il bimbo, che all’arrivo dei sanitari del 118 era stato intubato e trasportato in codice rosso al Gaslini di Genova Quarto, da dove era stato dimesso dopo 26 giorni di ricovero.
Per la Procura di Genova quell’incidente avrebbe potuto rivelarsi fatale e sarebbe stato originato dalla negligenza di chi doveva vigilare con attenzione sia il bimbo e sia la piscina.
In sostanza, gli educatori e animatori del centro estivo avrebbero omesso la vigilanza nei confronti di un bimbo di 6 anni “che non sapeva nuotare” e che si era però tuffato o era finito in una piscina profonda 1,70 metri rischiando di annegare.
Inoltre, sempre secondo la pubblica accusa, i bagnini dei San Nazaro, che avevano il compito di sorvegliare con attenzione chi si trovava in piscina, non si sarebbero accorti del bimbo poi salvato grazie all’intervento decisivo dell’educatore di un altro centro estivo.
L’accusa per i 5 educatori del centro estivo San Rocco di Vernazzola Meeting e per i 2 bagnini è di lesioni colpose. Il processo comincerà il prossimo 10 marzo.