Ieri a Santo Stefano d’Aveto è stato commemorato, con la deposizione di una corona sulla lapide vicino al cimitero, portata da due Carabinieri in Grande Uniforme, il 74° anniversario dell’uccisione del Carabiniere Albino Badinelli (originario della frazione Allegrezze) avvenuta per mano del plotone di esecuzione della divisione nazi-fascista Monterosa, il 02 settembre 1944.
Alla ricorrenza del 74° anniversario del suo sacrificio hanno partecipato il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Genova Col. Riccardo Sciuto insieme ad una rappresentanza di Carabinieri della Compagnia di Sestri Levante, dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo di Borzonasca e Lavagna, del Sindaco di S. Stefano d’Aveto Antonietta Cella e numerosi parenti del caduto delle famiglie Badinelli-Mazza.
Albino Badinelli (classe 1920) nell’estate del ’44 si trovava a casa in quanto “sbandato” ossia privo di ordini poiché il suo Comando (la Stazione CC di Borgo val di Taro) era stato attaccato dai nazisti in ritirata.
A Santo Stefano d’Aveto imperversavano le rappresaglie del Magg. Cadelo detto “Caramella” alla ricerca di disertori, sbandati e appartenenti alla resistenza. Il bando emanato minacciava che, se non si fossero presentati spontaneamente, avrebbe fucilato 20 civili e dato alle fiamme il borgo di S. Stefano d’Aveto.
Il giovane carabiniere, pervaso da alto senso del dovere e spirito di sacrificio, si presentò alla casa Littoria del paese e, dopo un breve colloquio, fu condannato a morte mediante fucilazione, a mò di esempio per gli altri. La macabra esecuzione avvenne intorno a mezzogiorno davanti al muro di cinta del cimitero, dove era stato spiegato il plotone di esecuzione.
Il militare, negli attimi prima della morte, perdonò i suoi carnefici, stringendo in mano il Crocifisso consegnatogli – nel breve tragitto – dal prete del paese.
Sulla lapide alla memoria è stata impressa la seguente scritta: “Sotto il plotone di esecuzione, vittima innocente, il 2 settembre 1944, qui cadeva serenamente perdonando, il Carabiniere Badinelli Albino, figlio della vicina Allegrezze. Oh tu che passi, chinati al suo ricordo e prega per lui e per il mondo la pace”.
Il gesto eroico, spinto fino all’estremo sacrificio, salvò almeno 20 civili innocenti e l’abitato del paese dal fuoco. Per questo eccezionale spirito di sacrificio, in data 18 dicembre 2017, presso la Sala di rappresentanza del Comando Legione Carabinieri “Liguria” è stata celebrata la cerimonia di consegna del brevetto e della Medaglia d’Oro al Merito Civile alla memoria del Carabiniere Albino Badinelli con la seguente motivazione concessa l’8 agosto 2017 dal ministro dell’Interno:
“Carabiniere effettivo alla Stazione di Santa Maria del Taro (PR), dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, non volendo venir meno al giuramento prestato e deciso a non far parte delle milizie della Repubblica di Salò, si dava dapprima alla macchia e successivamente decideva di consegnarsi al reparto nazifascista che, come rappresaglia ad un attacco subito, minacciava di trucidare venti civili inermi. Condotto davanti al plotone di esecuzione sacrificava la propria vita per salvare quella dei prigionieri. Chiaro esempio di eccezionale senso di abnegazione e di elette virtù civiche spinte fino all’estremo sacrificio. 2 settembre 1944 – Santo Stefano d’Aveto”.