Dopo Genova, Alassio e Santa Margherita, anche Rapallo ospita gli Hemingway Days, nell’ultimo “round” dell’edizione 2020
Nati nel 2018, ideati e organizzati dall’Associazione culturale Contatti, gli Hemingway Days sono un Festival diffuso che racconta la vita e le opere di Ernest Hemingway, uno dei più illustri fra i turisti stranieri che hanno frequentato e amato la nostra regione.
La giornata di Rapallo ha luogo a villa Queirolo a partire dalle 17:00, ed è incentrata sul rapporto tra Hemingway e il cinema. A causa della situazione sanitaria, l’evento è chiuso al pubblico e può essere seguito in diretta streaming sul canale YouTube o sulla pagina Facebook del Festival.
Condotta da Barbara Garassino, co-direttrice degli Hemingway Days insieme con Massimo Morasso, l’iniziativa prevede una breve introduzione di Morasso, gli interventi del regista e studioso Massimo Bacigalupo (“Hemingway e il cinema”) e del critico cinematografico Massimo Santimone (“Cine Hemingway”), e la proiezione commentata del cortometraggio The killers (1956, 19m) di Andrej Tarkovskij, una produzione giovanile del grande regista russo basata sull’omonimo racconto hemingwayano, in italiano Gli uccisori, che ha ispirato altri due grandi film della cinematografia hollywoodiana.
Addio alle armi, Per chi suona la campana e Il vecchio e il mare sono libri celeberrimi. Al di là della loro qualità letteraria, sono diventati patrimonio dell’immaginario collettivo soprattutto grazie alle diverse trasposizioni cinematografiche che ne ha fatto Hollywood, a firma di registi del livello di Sam Wood, John Huston e Robert Siodmak, e con l’interpretazione di attori del calibro di Gary Cooper, Ingrid Bergman, Spencer Tracy.
Nonostante la vasta notorietà che il cinema gli ha procurato, Hemingway ha sempre nutrito una dichiarata avversione nei confronti del grande schermo, colpevole, a suo giudizio, di un’infelice rappresentazione in immagini del suo mondo scritto. Anche dal lato della produzione cinematografica, le cose non sono mai state semplici. Gli sceneggiatori hanno avuto sempre difficoltà a rendere in termini visivi lo stile di Hemingway. Nonostante le reciproche diffidenze e incomprensioni, l’attività letteraria del grande romanziere americano era e continua ad essere, però, una fonte inesauribile per il cinema. Cui Hemingway deve non poco in termini di popolarizzazione del suo “mito”