Sabato 25 Novembre al Teatro Garage in scena Arturo, storia del rapporto e della perdita di un padre accadimento e non solo spettacolo
Lo spettacolo, costruito insieme al pubblico e quindi sempre diverso, vuole trasformare il dolore in atto creativo, con l’intento di rendere una memoria privata collettiva e universale.
“Arturo” è vincitore del Premio Scenario Infanzia 2020 ex aequo, del Premio della Critica FringeMI 2022 e del Premio Direction Under30 2022.
Genova. Sabato 25 novembre 2023, alle ore 21, alla Sala Diana del Teatro Garage è in programma “Arturo”, uno spettacolo di e con Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich. Il titolo fa parte della Rassegna G.E.T Giovani Eccellenze Teatrali, il progetto nato all’interno della stagione della Sala Diana in collaborazione con l’associazione culturale La Chascona e dedicato ai nuovi scenari del teatro emergente, e del Circuito Spirali, di cui fanno parte il Teatro Garage, il Teatro dell’Ortica di Genova, il Teatro Cattivi Maestri di Savona, il Sipario Strappato di Arenzano e il Teatro delle Udienze di Finale Ligure.
Arturo non è uno spettacolo, bensì un accadimento, un incontro. L’incontro di due registi, Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich, e il desiderio di costruire insieme un lavoro che avesse come tema il rapporto con i propri padri e la perdita dei propri padri e che a raccontarlo in scena fossero proprio loro stessi, pur essendo autori e non attori. “Arturo” è così diventato la forma della loro memoria, in cui i racconti, i giochi, le date, gli aneddoti, le parole si sono trasformati in pezzi, per la precisione dodici, di un grande puzzle.
Un gioco a cui gli spettatori non solo assistono come testimoni, ma sono anche invitati a partecipare attivamente: alcuni scrivono un proprio pensiero sul padre, mentre altri scrivono i titoli delle scene sui pezzi di puzzle, aggiungendo qualcosa di personale intorno alla figura del padre. Qual è il rapporto con i padri e cosa resta (resterà) alla loro scomparsa? I pezzi capovolti vengono poi disposti nello spazio e svelati casualmente, così che le scene possano agire come i ricordi: arrivano all’improvviso, senza poterli prevedere.
“Arturo” ha quindi una struttura mutevole, non replicabile e dalle “infinite” combinazioni: l’ordine delle scene nelle varie repliche è sempre differente. Uno spettacolo che vuole trasformare il dolore in atto creativo, con l’intento di rendere una memoria privata collettiva e universale.
Lo spettacolo è stato finalista al Premio In-Box 2021 ed è vincitore del Premio Scenario Infanzia 2020 ex aequo, del Premio della Critica FringeMI 2022, e del Premio Direction Under30 2022.
Laura Nardinocchi, diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica Cassiopea di Roma, e Niccolò Matcovich, diplomato alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, sono due registi e drammaturghi.
Nella lavorazione di “Arturo” cercano di porre le basi per la creazione di una poetica, che intendono portare avanti e continuare a sviluppare: un teatro che vuole essere accadimento e non spettacolo, dove non ci sia finzione e si vada oltre la rappresentazione, dove ci sia una drammaturgia frammentata e non del tutto definita, dove gli spettatori interagiscano e facciano parte di ciò che accade. Un teatro di comunità, che non vuole stupire e sorprendere, bensì stare nelle cose, nelle emozioni, in un pensiero che possa poi continuare a generare delle domande nella testa di chi partecipa all’accadimento.
Le prevendite dei biglietti (intero € 14,00 ridotto € 11,00) si possono acquistare online sul sito www.teatrogarage.it oppure all’ufficio del teatro (via Repetto 18r – cancello, tel. 010 511447) mercoledì e giovedì dalle 15 alle 18, venerdì dalle 11 alle 14. La biglietteria alla Sala Diana apre un’ora prima dell’inizio degli spettacoli. Informazioni: www.teatrogarage.it, info@teatrogarage.it, 010 511447