Sabato di festa alla “Ferro” di Recco: i biancocelesti superano combattendo l’Ortigia dell’ex Tempesti per 7-5
Sabato di festa alla “Ferro” di Recco, e Francesco Di Fulvio va a segno per la centesima partita consecutiva in campionato, striscia iniziata il 13 maggio 2017 contro la Canottieri Napoli.
Festa ma anche emozione in piscina per il ritorno a Punta Sant’Anna del portiere toscano, il giocatore della Pro Recco più vincente di sempre che nella vasca di casa non disputava un match ufficiale dal 5 giugno 2010: per lui l’omaggio del Club con una targa consegnata dal “Caimano” Eraldo Pizzo e quello dei suoi ex compagni che indossano la calottina numero 1 durante la presentazione delle squadre. Standing ovation e occhi lucidi per il portiere.
Poi il match vero e la grande attesa: riuscirà Di Fulvio a raggiungere la tripla cifra? Risposta affermativa che si materializza dopo cinque minuti e mezzo del secondo tempo: rigore trasformato con freddezza e 3-0 che fa presagire un sabato comodo per i biancocelesti. Non è così perché prima della sirena Vidovic e Gallo accorciano e Del Lungo mura il possibile 3-3 di Mirarchi.
Al cambio campo la Pro Recco prova a sfondare con la doppietta di Zalanki (5-2), ma Francesco Condemi accorcia e Gallo tira sul palo il rigore del possibile meno uno a pochi secondi dalla sirena.
Il mancino siciliano si fa perdonare in avvio di quarto tempo, la Pro Recco sbatte contro un monumentale Tempesti e si aggrappa ai suoi difensori, decisivi in zona gol: Ivovic e Presciutti mandano i campioni d’Europa sul 7-4. Tempesti para un rigore a Figlioli e il gol di Rossi, a 100 secondi dal termine, è l’ultima emozione di una giornata da ricordare.
“Oggi potevo segnare solo su rigore – ammette Di Fulvio – davanti ci siamo trovati un Tempesti che ha fatto una partita straordinaria, ma non è una novità, lui ha scritto la storia della pallanuoto, della Pro Recco e del Settebello, per me è stato come un fratello maggiore e non smetterò mai di ringraziarlo. Sono contento, ci sono state un po’ di pressioni prima della partita – scherza il numero 2 con la maglietta celebrativa e il pallone del match firmato dalla squadra -.
È un traguardo che voglio condividere proprio con i miei compagni che mi mettono nelle condizioni di segnare, adesso però basta contarli.
Quello che ricordo con più piacere? Rispondere le reti segnate nelle finali scudetto sarebbe scontato, scelgo quella della vittoria contro il Brescia, 12-11 a Sori, qualche giorno prima di Natale 2018: arrivò a pochi secondi dalla sirena e ci permise di portare a casa i tre punti”.
PRO RECCO-CC ORTIGIA 7-5
PRO RECCO: M. Del Lungo, F. Di Fulvio 1, G. Zalanki 3, P. Figlioli, A. Younger, Z. Bertoli, N. Presciutti 1, G. Echenique, A. Ivovic 1, G. Cannella, M. Aicardi, B. Hallock 1, T. Negri. All. Sukno
CC ORTIGIA: S. Tempesti, Giribaldi, F. Condemi 1, A. Condemi, F. Klikovac, F. Ferrero, S. Di Luciano, V. Gallo 2, C. Mirarchi, S. Rossi 1, S. Vidovic 1, C. Napolitano, F. Piccionetti. All. Piccardo
Arbitri: Ricciotti e Navarra
Note Parziali: 2-0, 1-2, 2-1, 2-2.
Nel terzo tempo Negri sostituisce Del Lungo in porta per la Pro Recco.
Nel terzo tempo Gallo (O) fallisce un rigore (traversa). Nel quarto tempo Tempesti (O) para un rigore a Figlioli (R).
Uscito per limite di falli: Vidovic (O) nel quarto tempo.
Superiorità numeriche: Recco 1/9 + 2 rigori, Ortigia 3/5 + 1 rigore.
Foto di copertina Credit: Schenone