Crederci fino alla fine fino a che anche i numeri pur gia impietosi non diranno che è tutto finito e che il sogno questo bellissimo sogno non può piu continuare per i liguri.
Questo è ciò che resta a 180 minuti dalla fine per l’ Entella che torna da Salerno con gli stessi clichè che hanno accompagnato le ultime trasferte, un impegno sufficiente, qualche occasione cronicamente sciupata a conferma del brutto rapporto tra i biancocelesti ed il gol e per contro episodi spesso sfavorevoli che finiscono per decidere la partita.
Non si ricorda nelle ultime partite sia in casa che in trasferta di aver subito un gol lineare una bella giocata della squadra avversaria, al contrario si ricordano deviazioni sfortunate che diventano assist preziosi come successo anche oggi o anche eurogol trovati anche da chi prima di incontrare l Entella non ne aveva mai fatti in stagione come nei casi di Mammarella o Balkovec.
Questo dice il campo a due partite dalla conclusione di questa tribolatissima stagione di serie B. C’ è tempo per le analisi finali per valutare errori commessi e da parte di chi al momento interessa soltanto credere o anche solo sperare che non è ancora finita. Un illusione ? Puo’ darsi ma resta come detto l’ imperativo di provarci fino alla fine. Questo è un gruppo che le ha provate tutte che ha sicuramente grandi colpe come qualche attenuante ma che dovrà affrontare le partite contro Frosinone e Novara come le uniche ormai disponibili per salvare il salvabile. Il mal comune delle altre squadre coinvolte non accresce neppure un quarto di gaudio perché non c è piu tempo per le chiacchiere e per i calcoli. Quella di Salerno è stata ancora una volta un Entella fragile in avanti volenterosa nella costruzione e nella difesa della propria porta oggi nuovamente presidiata con merito da Paroni .
Anche un palo colpito da La Mantia ha acuito lo sconforto dopo il gol “trovato” dalla Salernitana non particolarmente agguerrita ma decisa a chiudere anzitempo la pratica salvezza nonostante le evidenti contestazioni che ovviamente non ci riguardano. Anche oggi la tattica e la tecnica passano in secondo piano anche le lacrime di Michele Currarino, un altro di quelli che la maglietta da titolare l’ ha conquistata in allenamento tuttii giorni e oggi protagonista, suo malgrado, nell’ episodio decisivo sono purtroppo da archiviare in fretta per guardare ancora avanti . Sabato cosi come tante volte nelle ultime settimane l unica strada possibile è quella che porta alla vittoria contro il Frosinone che verrà a Chiavari per giocarsi l’ accesso diretto alla serie A, una differenza di obiettivi che la dice lunga sul tipo di partita da affrontare.
Al termine di questa partita sapremo qualcosa di più e forse anche di definitivo sul futuro dell’ Entella e come spesso accaduto in questi casi permettetemi di ricordare che per capire dove siamo è sempre bene ricordarsi da dove veniamo. Il calcio quello che si fa in campo da ogni prospettiva lo si guardi è sicuramente più difficile da quello praticato spietatamente dietro alle tastiere quello è un altro sport. Appuntamento per chi vuole crederci ancora al Comunale sabato pomeriggio portate la voce e lasciate a casa almeno per 90 minuti le tastiere