Amarezza e rammarico che abbiamo gia assaporato altre volte, quella portata via dall’Arechi di Salerno dove l’Entella è uscita sconfitta dopo aver concesso poco ai padroni di casa e sciupato molto nelle diverse occasioni importanti avute durante la partita. Clamorosa quella del 93° che significava un buon punto conquistato in trasferta, su un campo difficile, contro un avversario che, come l’Entella, denunciava diverse defezioni importanti.
Analizzando la partita al netto del risultato numerico, emerge che, nonostante la difesa praticamente inedita, vista l’indisponibilità iniziale di Pellizzer seguita dal problema che ha colpito Chiosa a fine primo tempo, l’Entella sembrava aver ritrovato quella solidità che ne aveva caratterizzato le prime partite non a caso finite con un solo gol subito in 360 minuti. Da rivedere le distrazioni o comunque le leggerezze o ingenuità che sono costate i due gol granata.
Una trasferta nata sotto una stella che se non era cattiva sicuramente non era benevola vista la prevedibile assenza di Paolucci, uno dei giocatori fulcro per gli schemi di Boscaglia, alla quale si è poi aggiunta quella di Pellizzer sopperita con la difesa a 3 composta da Poli Chiosa e Coppolaro. Confermato il 3 5 2 si attendeva una Salernitana arrembante reduce da 2 soli punti in 4 partite e soprattutto che non vinceva all’Arechi dal 24 agosto elementi che in una piazza come quella campana preludono, se non ad una contestazione, comunque all’inizio di un malessere diffuso.
Ventura da uomo di calcio navigato era consapevole del pericolo ed ha caricato bene i suoi dovendo gestire anche la defezione dell’ultimo minuto di Dziczech già in lista nell’undici iniziale, risultata poi un porta fortuna se è vero che Maistro, il sostituto, è risultato l’uomo che ha sbloccato la partita oltre che uno dei migliori in campo. Boscaglia rispetto a martedi ripresentava Sala Coppolaro ed Eramo dal primo minuto a conferma che ruotando gli interpreti si ottengono comunque buoni risultati.
Il primo pericolo lo correva Micai con una bella discesa di Sala sulla sinistra e un cross teso sul quale Eramo veniva anticipato di un soffio. Chiosa poco dopo si produceva in una spettacolare rovesciata ma debole e centrale. La prima risposta della Salernitana faceva tremare il palo alla sinistra di Contini con una sassata di Maistro. Anche Jallow si inventava una conclusione da posizione defilata ma Contini era attento. Proprio allo scadere Schenetti e De Luca danno vita ad un 2 contro 1 con la conclusione della ”zanzara” deviata da un miracolo di Micai.
Ad inizio ripresa ci provava Kiyine con una botta da fuori ma è l’unico pericolo prodotto dalle due squadre che sembrano appiattirsi verso lo 0-0. La svolta a dieci dalla fine. Crialese commette un fallo ingenuo al limite dell’area che fa arrabbiare non poco Boscaglia, sulla battuta si porta l’uomo del destino proprio quel Maistro che non doveva essere della partita e bersaglio di pochi apprezzamenti da parte della critica nelle ultime settimane. Il suo destro sorprende Contini preso in contropiede sul suo palo.
Passano pochi minuti e Adorjan in mezzo a 4 perde un pallone che arriva a Jallow il quale compie qualche passo verso l’area ed esplode un destro che si insacca nel sette alla destra di Contini. Un uno due da ko ma l’Entella si rialza subito e con Poli replica il gol di martedi scorso. Angolo di Schenetti e inzuccata vincente del centrale biancoceleste che tiene accesa la speranza. Ad alimentarla ulteriormente ci pensavano Migliorini e Djuric che al 93 pasticciavano lasciando a Nizzetto un pallone da calciare in rete, Micai permettendo perché l’estremo granata compieva un vero miracolo respingendo l’ultimo pallone possibile per il pari chiavarese.
Poteva essere una bella gioia anche per i 3 coraggiosissimi tifosi chiavaresi arrivati in campania per una delle trasferte più lunghe del campionato. Un campionato che continua sabato prossimo quando al Comunale scenderà il Pordenone, squadra come tuttte da non sottovalutare ma altra partita dalla per la quale 3 punti costituirebbero un’altra indispensabile iniezione di fiducia per il futuro.