“Lagaccio è Genova, e merita risposte. Ieri sera ho incontrato tante e tanti cittadini che vivono il quartiere, dove si avverte l’enorme distanza tra chi amministra e chi ogni giorno affronta carenze di servizi e di opportunità.
Non c’è bisogno di scuse, ma di chiarezza.
I residenti ci hanno raccontato le loro condizioni e le loro esigenze. La funivia non serve, è un progetto calato dall’alto che non risponde ai bisogni reali”.
Lo ha dichiarato stamane la candidata sindaca del centrosinistra Silvia Salis.
“Noi siamo d’accordo – ha aggiunto Salis – le infrastrutture si fanno se servono, non per propaganda.
C’è anche un problema aperto sull’isola ecologica, prevista accanto a parchi giochi e impianti sportivi. Serve trovare una soluzione diversa, che tenga conto del contesto e del buon senso.
Ma il tema più grande è l’assenza di servizi minimi. Niente ufficio postale, niente bancomat, collegamenti difficili.
Siamo vicinissimi al Centro e non ci sono servizi, un paradosso da risolvere il prima possibile.
È facile raccontare che a Genova ‘non ci sono periferie’, è più difficile confrontarsi con la realtà di tutti i giorni, senza mistificarla.
Chi vive al Lagaccio non chiede favori, chiede attenzione. Non promesse, ma un’amministrazione presente, seria, capace di ascoltare e decidere. È da qui che si ricostruisce il rapporto tra cittadini e politica. È da qui che Genova può ripartire”.