Loro si sono sempre dichiarati innocenti, ma i giudici del Tribunale civile di Genova ieri hanno condannato due consiglieri comunali di Cogoleto a risarcire 30mila euro di spese legali all’allora sindaco e ad altri due ex consiglieri di maggioranza.
Il caso è quello dei consiglieri di minoranza che il 27 gennaio del 2021, nel giorno della Memoria, votarono alcune delibere di seduta facendo il saluto romano.
Le immagini delle braccia tese fecero il giro del web e sono diventate gli elementi di un processo penale.
Tuttavia, due dei tre politici, Valeria Amadei e Francesco Biamonti, all’epoca dei fatti di FdI e della Lega, hanno fatto causa civile sostenendo di avere ricevuto un danno di immagine.
Nei giorni scorsi il giudice Stefania Polichetti ha però respinto il ricorso e fatto pagare le spese legali ai ricorrenti.
Secondo il giudice, quanto successo dopo quel gesto è stato la “giusta e legittima reazione a una condotta censurabile politicamente, socialmente ed eticamente, con la veemenza che è lecito attendersi a cagione del tema trattato”.
I tre ex consiglieri di minoranza si erano poi difesi sostenendo di essere stati male interpretati e che i loro non erano saluti romani, né tantomeno “fascisti”.
Tuttavia, per il magistrato “il saluto romano rientra nella gestualità tipica del fascismo, qualora avvenga in pubblico resta censurabile sul piano politico e morale. Il criticato gesto non lascia spazio a dubbi interpretativi”.