“Non abbiamo mai detto di essere favorevoli al tracciato della ‘Gronda bassa’, che passerebbe ancora piu’ a ridosso dell’abitato cittadino rispetto al progetto attuale. La nostra apertura e’ solo verso una parte del progetto della Gronda, cioe’ quella a est, che consiste esclusivamente nel raddoppio del tratto cittadino della A7”.
Lo ha dichiarato oggi all’agenzia Dire la capogruppo regionale del M5S Alice Salvatore, che ha fatto chiarezza sulla presunta apertura dei pentastellati a una rivisitazione del tracciato della Gronda di Genova, apparsa su alcuni quotidiani di oggi.
“Il raddoppio della A7 – ha aggiunto Salvatore – sarebbe un’opera utile, che serve realmente. Lo diciamo anche sulla base dell’analisi dei flussi del traffico fatta dopo la tragedia del Ponte Morandi dall’ingegnere civile Alfredo Perazzo che, peraltro, e’ anche uno dei saggi del vicesindaco di Genova, Stefano Balleari”.
Dallo stesso studio, invece, secondo Salvatore “emerge la totale inutilita’ del bypass verso ovest che e’ anche la parte piu’ pericolosa sia per la grande quantita’ di rocce amiantifere presenti nelle montagne da scavare, come mostrato anche nel video ufficiale di Aspi, sia per il dissesto idrogeologico perche’ e’ una tratta lunghissima, da Bolzaneto a Vesima.
Il dato piu’ interessante che emerge dallo studio dell’ingegner Perazzo e’ che con la Gronda completa il traffico urbano cittadino di Genova andrebbe a peggiorare perche’ i camion che uscirebbero dall’autostrada andrebbero tutti a intasare il nodo di San Benigno”.
L’apertura del M5S ligure, dunque, e’ solo per una tratta parziale del tracciato gia’ approvato della Gronda che, specifica Salvatore, “va integrata con una serie di opere in fase di costruzione, come l’ultimazione della Strada a mare, la realizzazione del tunnel subportuale come previsto nel Puc di Genova e l’utilizzo della strada della Superba, ovvero la via portuale per i mezzi pesanti aperta dal sindaco dopo il crollo del Morandi ma che era gia’ prevista dal 2005”.
“Con tutte queste opere cittadine – ha sottolineato Salvatore – diventa inutile andare a scavare la parte Ovest della Gronda che richiede tempi lunghissimi per la realizzazione, anche oltre i dieci anni previsti dai progettisti. Se si realizzasse il progetto della Gronda cosi’ com’e’ adesso si tratterebbe di un cantiere mastodontico, almeno decennale, con 23 gallerie, 12 nuovi viadotti e altri 11 esistenti che verrebbero ampliati. E ancora, l’estrazione di 9 milioni di metri cubi di rocce amiantifere, cui va aggiunto anche un aumento drastico del traffico pesante connesso alla cantieristica. Siamo infatti nell’ordine di 7 mega cantieri in citta’ con una media di circa 400 camion al giorno in transito per trasportare lo smarino”.