Dopo la visita a Euroflora ai Parchi di Nervi, Matteo Salvini, accompagnato, tra gli altri, dal vice capogruppo alla Camera Edoardo Rixi, dall’onorevole Lorenzo Viviani e dal senatore Francesco Bruzzone, si è recato a Camogli per sostenere la candidatura a sindaco del leghista Claudio Pompei e degli altri candidati consiglieri della lista di centrodestra.
Il leader del Carroccio, tra selfie e strette di mano, si è anche fermato sul porticciolo di Camogli a parlare con un pescatore che aveva appena sbarcato il prodotto pescato.
Il tema della pesca, oltre a quello della difesa e dello sviluppo del territorio di Camogli, è stato quello a cui Matteo Salvini ha sostanzialmente concesso più tempo incontrando la cooperativa dei pescatori nella loro sede.
“Mi hanno chiesto di poter pescare, ossia di lavorare – ha spiegato Salvini – al di là delle regole europee delle quote tonno, delle quote spada, dei fermi biologici e di tutto quello che sta massacrando la pesca italiana per portare sulle nostre tavole pesce scaduto che arriva dall’altra parate del mondo.
Mi sono impegnato, qualora andassi al governo, a mettere anche la pesca e l’agricoltura al centro della nostra attività. No ai tagli che la UE vuole fare ai comparti della nostra agricoltura e della nostra pesca. Occorre difendere gli italiani”.
Poi Salvini e Rixi hanno descritto il candidato sindaco Claudio Pompei come “una persona che non ha legami di riconoscenza con nessuno, un candidato libero che può far vivere Camogli tutto l’anno e non solo 4 mesi d’estate. I cittadini che si accontentano di quello che c’è possono votare quello che hanno votato finora e cioè la sinistra. Chi spera in qualcosa di più ha la possibilità di cambiare votando Pompei e il centrodestra”.