“Matteo Salvini raffigurato su un social network come Aldo Moro nel momento della prigionia. Il fotomontaggio ritrae il leader della Lega imbavagliato e con la bandiera delle Brigate Rosse alle spalle col commento: ‘Non succede… ma se succede…’ seguito dal pugno chiuso.
Il post è stato pubblicato sul profilo Facebook di un militante genovese de ‘La Sinistra’ e poi è stato rimosso. E’ l’ennesimo gesto di odio e violenza sulla rete nei confronti di Salvini, al quale esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza. Un atto gravissimo e inaccettabile.
L’autore di questo post sarà ‘bannato’ ovvero interdetto dall’uso del social network dagli stessi amministratori del colosso del web?
E tutte le forze politiche in minoranza a Genova e in Liguria, in questo caso, esprimeranno una ferma condanna dell’odio e della violenza che oggi registriamo sui social network?”.
Lo ha dichiarato stamane il capogruppo regionale della Lega Stefano Mai.
Odio sui social, Salvini come Moro. Rixi: autore è militante genovese de ‘La Sinistra’
Finora nessuna ferma condanna ufficiale da parte delle sinistre.
Soltanto il capogruppo del Municipio V Valpolcevera Davide Ghiglione (Chiamami Genova-Putti Sindaco) in una nota disapprovato con fermezza il gesto del militante de “La Sinistra”.
“Mi dissocio e stigmatizzo tale post – ha dichiarato Ghiglione – che nulla ha a che vedere con la cultura della sinistra e dei comunisti nel nostro Paese, i quali infatti hanno pagato un pesantissimo tributo di di sangue alla lotta per la libertà e la democrazia.
Ricordo inoltre come nella mia attività istituzionale nel V Municipio Valpolcevera, seppur con opinioni e idee spesso diverse, abbia sempre collaborato con tutte le forze politiche presenti in consiglio, compresa la Lega.
Ritengo infine questo attacco strumentale per provare a riequilibrare l’opinione pubblica dopo il gesto del saluto romano in consiglio comunale a Cogoleto, fatto in una sede istituzionale da dei consiglieri eletti, durante il Giorno della Memoria. Qui stiamo parlando di un post su facebook, pur concordando che sicuramente non vada sottovalutato”.