Per la Liguria possiamo essere felici di una cosa: il successo di Edoardo Rixi (Lega) e il fatto che avremo almeno un ministro ligure nel nuovo governo.
Però questa volta è successo proprio quello che era previsto. Il centrodestra ottiene una maggioranza solida e il centrosinistra una sonora sconfitta.
Non pervenuti tutti i Movimenti antisistema (ma questo meriterebbe un discorso a parte).
Campo della sinistra.
Il Pd ottiene una sonora sconfitta ed Enrico Letta dovrà tornare a fare il professore in Francia. Vince il partito del reddito di cittadinanza al Sud. Giuseppe Conte ottiene un ottimo risultato e si profila come un partito di sinistra che può concorrere con il Pd in quel campo. Temi come giustizia sociale e altri, tipici della sinistra, potranno trovare modo di esprimersi e si vedrà chi alla fine prevarrà tra il nuovo partito di Conte è il vecchio Pd.
Campo della destra.
Nasce il partito della Nazione. FdI può aspirare a svolgere questo ruolo dopo il successo elettorale di Giorgia Meloni. Avrà da fare con una Lega che esce fortemente ridimensionata e con Forza Italia che non tramonta definitivamente mai. Incredibile il risultato di Silvio Berlusconi, uno zoccolo duro lo vota comunque.
Matteo Salvini ne esce sconfitto. Paga certo la sua partecipazione al Governo Draghi, ma anche sue oscillazione e io credo che dovrebbe iniziare una serie riflessione perché non solo perde al Sud, ma persino al Nord. Il progetto di una Lega nazionale pare naufragato, non gli resta che ripartire dal Nord e dalle autonomie. La Lega e Salvini debbono recuperare credibilità.
Il voto è sempre più fluido, questo non lo dovrebbero dimenticare tutti i partiti. Come non dovrebbero dimenticare che sempre meno gente va a votare. Prof. Paolo Becchi