Il 4 maggio entra nella storia di Genova e dell’Italia. Però il ministro del Mit Matteo Savini stamane è stato accolto, oltre che dal sindaco Marco Bucci, dal governatore ligure Giovanni Toti e dalle altre autorità genovesi, anche dai fischi dei portuali precari all’arrivo a Palazzo San Giorgio, dove ha partecipato all’inizio della cerimonia di “posa della prima pietra” della nuova diga del Porto di Genova, la più importante opera del Pnrr a livello nazionale.
Nuova diga, giovedì posa della prima pietra: ministro Salvini con Rixi a Genova
Nuova diga, a Palazzo San Giorgio arriva il ministro Salvini
Il piccolo gruppo di contestatori, che ha avuto un colloquio diretto col sindaco Marco Bucci, è rimasto in presidio per tutta la mattina davanti alla sede dell’autorità portuale e ha esposto uno striscione con scritto “Il vostro porto cresce ma 75 famiglie muoiono di fame”.
“Grazie all’Italia dei SI’. Ringrazio chi, senza ideologia, porta Genova al centro del mondo. L’obiettivo è quello di fare squadra. L’Italia è il Paese dove si osa, dove si crea. Abbiamo gli ingeneri migliori al mondo. Non servono gli spot, non serve la diga e basta. La diga è parte di un sistema” ha dichiarato Salvini.
“Il tema della diga non riguarda solo Genova ma l’Italia e l’Europa. Questa è un’opera che rilancia il ‘sistema Italia’ a livello mondiale. L’Italia le sfide le accetta e le vince, deve puntare a fare cose che sorprendano il mondo. Sarà un simbolo dell’efficienza del nostro Paese nelle opere pubbliche” ha aggiunto il viceministro genovese del Mit Edoardo Rixi.
“I have a dream – ha sottolineato Bucci – sogno che Genova si allarghi sul mare. E non lo farà solo Genova ma tutto il Nord Ovest, tutto il Paese, prederà più spazio sul mare.
Avere la diga vuol dire avere più acqua, quindi anche più terra su cui dare ricaduta economica e occupazionale sulla città. Come nei secoli passati, quando Genova si allarga sul mare, genera una ricaduta sulla città stessa. Questo è il concetto chiave della giornata di oggi.
La diga ci consente più traffici e navi più grosse. La città è unita, ne sono consapevole per tutti i messaggi che ricevo. Dispiace vedere che c’è qualcuno che non coglie questo messaggio e cerca di fare polemiche gratuite. Va bene così, ognuno può dire quello che vuole. Vorrei che tutta la città lanciasse un grande messaggio di futuro, internazionalità, lavoro, qualità di vita e possibilità di crescere economicamente”.
Aggiornamento. Anche il ministro Salvini, ma successivamente alla cerimonia a Palazzo San Giorgio, nel primo pomeriggio ha incontrato lavoratori e sindacati dei precari portuali. L’incontro è stato costruttivo e si è concluso con la garanzia di un impegno diretto del vicepremier che ha dichiarato “per me i lavoratori vengono prima di tutto e di tutti”. I lavoratori genovesi hanno accolto con un applauso, dopo i fischi del mattino, questa decisione del vice presidente del Consiglio.