«Sto bene adesso, spero di aggregarmi al gruppo prima possibile». Alex Ferrari è un ragazzo di poche parole, preferisce far parlare il campo. Lo ha fatto la scorsa stagione – la sua prima in blucerchiato -, lavorando sodo in allenamento per farsi trovare pronto le volte in cui è stato chiamato in causa. Lo stava facendo nella prima parte di quella attuale, prima dello stop forzato a causa dell’infortunio al ginocchio destro.
Colpo. «È stato un bel colpo – ammette in esclusiva al media ufficiale -. Avevo iniziato a giocare e l’infortunio è stato duro da digerire. Il 2 gennaio mi sono operato e una settimana dopo ho iniziato la riabilitazione a Bologna ma dopo neanche un mese c’è stato il lockdown e ho dovuto interrompere le terapie: mentalmente non è stato facile però nella sfortuna il campionato si è allungato, dandomi l’opportunità di provare a rientrare».
Tifosi. Si giocherà d’estate e ogni tre giorni. «Non sarà facile perché non siamo abituati a tutto questo – conclude Ferrari -. Senza la spinta della Sud sarà ancora più difficile ma ai tifosi dico di starci sempre vicini, anche se in questo momento non potranno essere presenti allo stadio».