La data ultima è il 6 giugno (due giorni dopo la chiusura del campionato). Il debito è di 200 milioni di euro
Il Tribunale di Genova ha accolto la formula della composizione negoziata per la Sampdoria che il Cda blucerchiato, assieme all’esperto Eugenio Bissocoli, ha presentato nelle scorse settimane.
Vengono fissati in 120 giorni i termini che bloccano i creditori ad inoltrare istanza di fallimento nei confronti della società.
La notizia viene anticipata dall’edizione genovese de La Repubblica.
Ora toccherà al club blucerchiato trovare le migliori soluzioni possibili per provare ad uscire dalla crisi finanziaria estremamente dura.
Le misure saranno temporanee. I 120 giorni scadranno il 6 giugno a campionato terminato (la fine è prevista per il 4 giugno 2023).
Vengono esclusi i pagamenti Irpef, che la Sampdoria ha rateizzato, il pagamento degli stipendi il cui prossimo termine è fissato per il 16 maggio.
Nei documenti del tribunale, da quanto spiega La Repubblica, viene sottolineata la “rilevanza dell’esposizione debitoria complessiva pari a circa 200 milioni di euro e della complessità delle operazioni sottese al risanamento che non possono che passare, come correttamente individuato dalla ricorrente, nella cessione (in senso ampio) della società sportiva”.
La società continua ad essere della famiglia Ferrero.