Tra i blucerchiati è quello che ha corso di più: come mercoledì, come l’altra volta, come sempre. Albin Ekdal è il cuore della Sampdoria, una Sampdoria che sa farsi valere, a prescindere. «Abbiamo giocato bene – comincia il centrocampista, che non vuole buttarsi giù dopo la sconfitta con l’Inter-, abbiamo fatto una partita bellissima, alla pari con i nerazzurri che sono tra le squadre più forti della A».
Avanti. Poche gare ufficiali qui a Genova, eppure calza il ruolo di regista come la scarpetta Cenerentola. «Non ho mai pensato che non potessi integrarmi in questa squadra – racconta lo svedese -, il mister ha subito creduto in me. E conosco bene il campionato italiano. Se ho chiesto il cambio? Sì, colpa di una pallonata di Tonelli. Mi faceva male la testa e vedevo male da un occhio, ma ho resistito fino alla fine. Ora guardiamo avanti, al Cagliari: per me è un ritorno ma voglio solo i tre punti».