«Lo score nelle ultime dieci dice che abbiamo perso solo due volte: contro Juventus e Napoli, che sono di un’altra categoria. E per di più in trasferta, magari potessimo continuare così. Questa di domenica è una partita da vincere anche se sappiamo che il nostro avversario farà di tutto per non perdere». Inquadra così la partita contro il Frosinone, Marco Giampaolo: «Per sistema di gioco, loro coprono bene il campo e non ti concedono spazi. Proveranno a venirci a prendere. E noi dovremo avere pazienza, facendo attenzione a mantenere gli equilibri».
Tutto e il suo contrario. Nello spogliatoio capita talvolta di fare il punto, a metà tra presente e passato. Come rivela il mister in conferenza: «Noi in questi tre anni abbiamo fatto tutto e il contrario di tutto. Non eravamo una macchina da guerra in casa e poi lo siamo diventati. Facevamo fatica a fare punti fuori casa e poi ne siamo stati capaci. Tanti punti fatti con le grandi e tanti persi con le presunte piccole. Ora sembra essere il contrario. Insomma, non ci siamo fatti mancare niente. Ma se avessimo avuto numeri ottimali sotto tutti gli aspetti saremmo arrivati secondi o terzi ogni campionato».
Fedeltà. C’è una costante però che non cambia mai. «In questi anni la squadra a Marassi ha fatto sempre bene – racconta con orgoglio -. Abbiamo una risorsa straordinaria che è il nostro pubblico. Tre stagioni che sono qua e mai un fischio. Una cosa che non accade in nessun posto in Italia. Dalle altre parti, al primo errore un mugugno. Qui invece fedeli fino alla morte. Il modo di giocare della squadra evidentemente ha creato un feeling per cui giocare a Marassi fa la differenza come lo ha fatto tante volte».