Partita importante portata a casa. Proprio quella casa, il “Ferraris”, improvvisamente divenuta fortino: 6 punti e altrettanti gol all’attivo in due gare, entrambe concluse a porta imbattuta. La Sampdoria del Marco Giampaolo-bis inizia a prendere forma. «Oggi è stata una gara difficile – spiega il mister -, avevamo davanti un Empoli forte, con tanti giocatori di qualità e capaci nell’uno contro uno. Però siamo stati bravi a capirne l’importanza, a soffrire e aiutarci. Mi è piaciuta la prestazione solida e concentrata. Sono contento, perché abbiamo portato fuori il massimo: abbiamo dimostrato grande spirito, senza mai disunirci. La mentalità deve essere quella della squadra che vuole vincere».
Spirito. L’allenatore blucerchiato poi dedica un pensiero a Quagliarella, tornato in formato sbarazzino e letale. «Ha giocato nel 2005 il primo anno in Serie A quando lo allenavo io – ricorda -, facendo il primo gol. Oggi ha fatto quello che sa fare meglio: segnare e giocare con spirito, quando conta lui risponde. Con me ha fatto i primi 100 gol in A, il capocannoniere e questo pomeriggio è diventato goleador centenario per la Sampdoria: penso non serva dire altro. Non bisognava però spremerlo oltre, per questo l’abbiamo cambiato. Non era l’unico fisicamente non al meglio: siamo arrivati con qualche problema di troppo. Penso anche a Sabiri, che però mi è piaciuto. Gli ho detto di fregarsene se qualcosa non andava: ha fatto una prova di spessore e ha grandi margini di crescita, pensavo accusasse di più il debutto a Marassi. Il nostro futuro passa dal recupero dei giocatori offensivi».