Domani pomeriggio al “Ferraris” arriva l’Inter, capolista della Serie A e a punteggio pieno dopo le prime cinque giornate. Prima di addentrarsi sulla sfida con i nerazzurri, Eusebio Di Francesco torna però sulla sfida di Firenze. «Spesso gli episodi determinano le partite e mercoledì le decisioni arbitrali non ci hanno aiutato – dice in apertura di conferenza -. Sul primo gol subito c’era un netto fuorigioco di rientro di Chiesa, prima che il suo tiro venisse messo in angolo da Audero, angolo dal quale è poi arrivato l’1-0. Così come, a mio avviso, il fallo di Murillo è stato sanzionato in maniera troppo eccessiva, perché il nostro difensore ha fatto di tutto per evitare il contatto con l’avversario. Detto questo, noi dobbiamo migliorare diversi aspetti sia nella fase difensiva che in quella offensiva».
Stimolo. Affrontare la prima della classe non sarà una passeggiata ma il mister sprona i suoi in vista di una gara tanto stimolante. «Ogni calciatore deve sentire sempre dentro di sé il desiderio di migliorarsi, a prescindere dell’avversario di turno che si va ad affrontare – afferma -. Sicuramente affrontare l’Inter di Conte che parla di ferocia ci deve dare ulteriori stimoli: noi non dovremo essere da meno. Voglio vedere la squadra scendere in campo con il coltello tra i denti».
Dati. I dati atletici confortano lo staff, mentre a tener banco è ancora una volta l’approccio che i blucerchiati dovranno avere sul terreno di gioco. «Se guardo i dati fisici posso dire che stiamo non bene, ma benissimo – prosegue il mister -. L’aspetto mentale va migliorato e sto lavorando sulla testa dei ragazzi per far capire loro che dobbiamo crescere in determinate situazioni».
Fortino. Per provare a fermare la corazzata nerazzurra e ripartire il tecnico confida nel supporto del pubblico di Marassi. «Mi aspetto una bolgia domani pomeriggio – conclude Di Francesco -. Il “Ferraris” deve tornare ad essere il nostro fortino. Lo hanno detto anche i nostri tifosi e insieme possiamo riuscirci: loro sostenendoci dagli spalti, noi trascinandoli dal campo con una prestazione esaltante».