Quasi 400 partite e 68 reti da professionista tra Svizzera, Italia, Inghilterra e Grecia, oltre 40 apparizioni tra Champions ed Europa League, 12 presenze e 2 gol in nazionale elvetica. Il bagaglio che Pajtim Kasami si porta alla Sampdoria è indubbiamente di tutto rispetto. «Il mister e la dirigenza si sono stupiti del fatto che fossi ancora svincolato – rivela il centrocampista -, poi hanno appurato il mio stato di forma, abbiamo fatto test fisici e allenamenti e ora eccomi qui. Sono pronto, mi sento nel pieno della carriera. Ho molta esperienza internazionale e voglio aiutare i giovani a crescere dentro e fuori dal campo».
Speciale. Il ritorno in Italia è sempre stato un obiettivo per il nuovo numero 14 doriano. L’ipotesi blucerchiata è arriva nel momento giusto ed è stata caldeggiata da un dirigente dell’Olympiakos che a Genova, a metà anni 90, si impose al grande calcio. «La Samp mi è sempre piaciuta – racconta -, è un club elegante e speciale: ho giocato in questo stadio e conosco la bellezza della tifoseria. Poi ho fatto due chiacchiere con Christian Karembeu e me ne ha parlato soltanto bene. Non vedo l’ora di onorare questa maglia».