Futuro della Samp sempre più appeso ad un filo con le prime scadenze economiche da dover affrontare in questo mese.
I tempi sono stretti: il pagamento degli stipendi di gennaio, febbraio e marzo deve essere effettuato entro il 30 maggio; per l’iscrizione al prossimo campionato di serie B c’è tempo sino al 20 giugno.
Si calcola la cifra di 30-35 milioni di euro come aumento di capitale per far fronte al pagamento degli stipendi e della rata con il fisco, ovvero per presentarsi con i conti in regola per l’iscrizione al campionato. Un accordo per rimodulare il debito darebbe una boccata d’ossigeno: tutto dipende dagli investitori e dai creditori, tra i quali spiccano Banca Sistema e Banca Macquaire.
Per quanto riguarda, invece, l’acquisto della società, servono i 40 milioni che il trust Gianluca Vidal chiede per sistemare i concordati di Massimo Ferrero. Complessivamente, si arriverebbe alla somma di 80 milioni. Il vantaggio sarebbe quello di mantenere il titolo sportivo, il simbolo e soprattutto la categoria.
Viceversa, il fallimento e la ripartenza dalla serie D, oltre a essere uno choc per tutti i sostenitori blucerchiati, sarebbero sfavorevoli anche sotto il profilo economico: sulla scorta della recente esperienza del Parma, si calcola che il cammino dalla serie D alla serie A possa costare un centinaio di milioni, sempre che la Samp ogni anno centri la promozione alla categoria superiore. Ciò significa che anche per chi voglia investire sulla società sia meglio fare uno sforzo economico subito per garantirsi il titolo e la serie B.