Barnaba è invocato come il salvatore della patria Samp ma non è cosi facile che questo possa accadere.
Nonostante il punto di vista di Garrone, ci sarebbero delle problematiche che complicherebbero l’attuazione del piano Barnaba. Infatti, sembrerebbe che le nuove norme del piano fallimentare rendano ancora più intricato, così come quelle del NOIF, sul piano economico e sui tempi di risoluzione, l’intervento del finanziere della Merlyn Partners.
In particolare, perché questi possa essere attuato, dovrebbero essere rispettate alcune condizioni che, considerato lo stato attuale, non risulterebbero di facile applicazione. In primo luogo, dovrebbe venire interrotta prima possibile la composizione negoziata: questa, ha come data di scadenza il 6 giugno. Dopodiché, la Sampdoria deve essere messa in liquidazione. Tutto questo processo burocratico, sarebbe una corsa contro il tempo.
Inoltre, tutte le operazioni previste dai nuovi testi, nello specifico l’art. 16 e l’art. 52 del NOIF, devono necessariamente essere completate entro il 5 giugno, ovvero 5 giorni prima della scadenza prevista.
In secondo luogo, la NewCo, ovvero una società che verrebbe creata, secondo il piano Barnaba, ad hoc, non beneficerebbe del paracadute economico generalmente garantito alle squadre che retrocedono dalla Serie A. Questo costringerebbe la nuova società a onorare i debiti sportivi passati e dare garanzie per il futuro, tramite una fideiussione di circa 100 milioni di euro. Il doppio, rispetto a quelli che il finanziere romano sembrerebbe valutare per un investimento.