«Grinta, determinazione, voglia di lottare, di soffrire e di aiutarsi: la mia Sampdoria la voglio così. Come nel secondo tempo, quando c’è stata la reazione e la spinta alla ricerca del gol». Claudio Ranieri dice questo dopo la sconfitta interna con la capolista Milan. «Nel primo tempo siamo stati attenti – commenta il mister -, ma non riuscivamo a ripartire. Gli abbiamo lasciato qualche palla di troppo sulle nostre uscite. Poi il rigore ha spezzato l’equilibrio. Però non ci siamo arresi e alla fine abbiamo avuto anche l’opportunità di pareggiare».
Maniche. Tocco di mano di Jankto, deviazione sospetta – sempre di mano – di Gabbia, sbracciata di Romagnoli su Damsgaard. Di casi dubbi questi 90 minuti sono pieni. Ma l’allenatore blucerchiato vuole dire la sua: «Gli episodi? Io credo che in fin dei conti l’arbitro li abbia valutati bene. Penso che se scenderemo in campo con questa determinazione presto gli episodi gireranno a nostro favore. Dobbiamo tornare quelli dell’anno scorso. Rimbocchiamoci le maniche e giochiamo con Napoli e Verona con coraggio, orgoglio e determinazione».