Nonostante il passaggio di proprietà della Samp a Radrizzani l’ex patron Ferrero non abbassa l’ascia di guerra.
Ferrero e Vidal sostengono di non essere mai stati informati dell’avvenuta esecuzione degli accordi presi il 30 maggio. I due non avrebbero quindi trattato i diritti di opzione che avrebbero consentito di sottoscrivere il prestito obbligazionario convertibile.
Radrizzani e Manfredi sostengono che non ci fossero dubbi sui termini dell’accordo, che riguardava appunto i diritti di opzione sul POC. E inoltre avevano avvertito di questa mossa.
A tutti gli effetti l’azione dei nuovi proprietari ha evitato che Toso potesse avere il controllo dell’assemblea degli azionisti.
Radrizzani e Manfredi hanno messo in conto la possibilità di ricevere cause o azioni di responsabilità dagli avvocati di Ferrero.