Una stagione difficile e faticosa per la Samp, ma conclusa nel migliore dei modi.
Un campionato cominciato con numerose difficoltà a livello economico e societario e proseguito pure peggio.
Una stagione con tanti divieti per l’ingresso allo stadio, percentuali di capienza che cambiavano di continuo e gruppi ultras in protesta per non sottostare alle regole. In aggiunta la crisi in termini di risultati sportivi e di gioco.
Poi arriva il momento più complicato, siamo a dicembre a una settimana dal derby e la Samp ha appena perso in casa dalla Lazio per 3 a 1. L’ex Presidente Ferrero si muove per l’esonero dell’allenatore e va a caccia di un sostituto, è il 6 dicembre e a Milano l’imprenditore romano prova a trattare con Stankovic, la trattativa nemmeno comincia perché Ferrero viene arrestato e portato al carcere di San Vittore.
Un epilogo che quasi tutti si aspettavano. In casa Samp si scatena un terremoto e Mister D’Aversa rimane sulla panchina blucerchiata per cause di forza maggiore.
Si prepara il derby con gli avvoltoi che prospettano l’imminente fine del club blucerchiato, che invece trionfa sul Genoa con una sfavillante prestazione per 3 a 1.
Il 23 dicembre un altro brutto colpo per la tifoseria, viene a mancare lo storico punto di riferimento della Gradinata, detto “Bek” in seguito ad un incidente stradale fatale.
Sono giornate cupe in cui non si vede uno spiraglio di luce, un briciolo di speranza.
Finché non arriva Marco Lanna, nominato nel 2022 dal nuovo cda come Presidente e la tifoseria sorride, perché sa di potersi fidare di un’icona blucerchiata.
La società riesce comunque a fare mercato nonostante le risorse limitate e a non cedere le pedine fondamentali della formazione titolare.
Photo gallery della festa blucerchiata
Ma D’Aversa continua a faticare e al suo posto torna il grande ex Marco Giampaolo.
La Sampdoria prosegue lo stesso il suo campionato in modo altalenante, tante sconfitte e qualche vittoria qua e là e pochissimi pareggi. Intanto il covid si dissolve nel nulla e scompaiono le restrizioni allo stadio, così gli Ultras ritornano in grande stile contro la Roma il 3 aprile e da quel giorno ogni domenica sarà di nuovo una festa, al di là del risultato.
La Sud ritorna unita e compatta, con il tifo bollente posizionato al settore inferiore, come era una volta.
Ritornano i raduni a Bogliasco, sotto l’Ac hotel e in Via del Piano, si torna finalmente a respirare come nel 2019. Ma la Samp arranca e le altre corrono e ad un certo punto il timore di una retrocessione diventa palpabile.
Arriva il giorno della riscossa, sabato 16 aprile a Marassi c’è la Salernitana ma la Samp sbaglia totalmente l’approccio e dopo 7 minuti è sotto di 2 gol.
Da quel momento in poi la preoccupazione accompagnerà le giornate dei tifosi blucerchiati che cominceranno a sentire la sofferenza e il fiato sul collo delle poche squadre lasciate alle spalle.
Ma nessuno smette di crederci, non si può considerare una retrocessione, sarebbe a dire la fine per il club viste le condizioni economico – societarie.
Così la Sud riesce a scacciare la negatività e ad infondere coraggio ed entusiasmo agli 11 titolari che il 30 aprile diventano gladiatori in un derby che è vita o morte.
Ancora una volta la Samp trionfa sul Genoa e mantiene intatta una supremazia cittadina che è ormai scolpita nella pietra, sembra anche aver condannato il Genoa alla retrocessione, ma i grifoni ci sperano ancora dopo la successiva vittoria casalinga contro la Juventus.
La resa dei conti arriva il 15 maggio 2022. Tutti i tifosi blucerchiati sono incollati alla tv e alle radioline, prima c’è Napoli – Genoa e poi Cagliari – Inter, se i rivali cittadini e i sardi perdono il match i blucerchiati sono salvi matematicamente anche senza giocare.
Tutto va come deve andare e domenica 15 maggio 2022 alle 22.48 si scrive la parola FINE a questo dannato campionato; però i giocatori della Samp non hanno ancora voglia di indossare le infradito, e il giorno successivo al match casalingo contro la Fiorentina insaccano la rete 4 volte, siglando una vittoria fondamentale a completare la festa blucerchiata.
Lo stadio è un catino bollente, un cuore che batte fortissimo, si gioca lunedì alle 18.30 ma è ugualmente gremito con più di 20 mila spettatori, si canta, si balla e si salutano le leggende della Samp D’Oro che fanno un giro di campo.
Insieme ai tifosi in gradinata ci sono i volti degli eroi di un passato più recente, Sergio Volpi e Nicola Pozzi, pronti a sostenere la squadra. In tribuna c’è anche Francesco Flachi, insomma una giornata completamente a tinte blucerchiate.
La festa comincia alle 15 in via del Piano già affollata e prosegue fino a tarda notte, perché dopo il triplice fischio non è ancora l’ora di rientrare.
I gruppi hanno preparato una studiata cerimonia per commemorare la retrocessione dei rivali genoani, come si usa qua a Genova, un goliardico funerale.
Al corteo, che giungerà in Piazza De Ferrari parteciperanno 10 mila persone e il tragitto verrà completato in 3 ore di tempo, perché è giusto goderselo e fermarsi per cantare.
Ad incorniciare la cartolina ci sono ovviamente simboli di sfottò dedicati ai cugini e la funzione verrà poi ultimata al centro della piazza De Ferrari.
Ma la festa continua ancora, perché adesso c’è l’ultima trasferta a Milano contro l’Inter che è ancora in lizza per lo scudetto.
Si prospetta una nuova serata di aggregazione blucerchiata per una festa che non vorremmo finisse mai. La Federclubs ha già comunicato la lista dei pullman che partiranno per Milano, con il Tamburino di Pegli già esaurito e i biglietti si potranno acquistare nei punti vendita Viva Ticket.
Insomma finisce un campionato che ci ha tormentato, affaticato e innervosito; un campionato in cui è successo di tutto, ma che finisce proprio ora, sul più bello. Francesca Galleano
Il video della festa