«Una vittoria dedicata a Cristin e alla famiglia blucerchiata, oltreché alla Liguria e alla sua gente che in questo momento sta soffrendo per il maltempo». Claudio Ranieri utilizza queste parole alla fine del suo primo successo davanti al pubblico di Marassi, dimostrando una volta di più di essere un signore.
Bussola. Ma anche un signor allenatore, perché la Sampdoria con lui ha perso una volta sola su sei occasioni: segno di una rotta invertita. E l’1-1 in questo senso ha aiutato. «Importante pareggiare già nel primo tempo – commenta il tecnico -. L’Udinese era andata in gol nel miglior momento nostro. Ma noi non abbiamo mai perso la bussola, giocando con intelligenza e tirando fuori un gran secondo tempo, contro una squadra ostica, arcigna».
Soddisfazione. La cura continua: un solo gol preso nelle ultime tre. «Ne prendevamo tantissimi – riflette il mister -, ma io faccio squadre solide, compatte. E quindi da lì dovevo ripartire. Era importante non perdere per autostima e fiducia: ora lottiamo fino alla fine. Verrà un momento in cui giocheremo meglio, ma oggi non mi sono dispiaciuti i nostri. È importante avere ragazzi che ti seguono, che si allenano con entusiasmo, ma dobbiamo migliorare ancora. Tanti ragazzi che stanno in panchina meriterebbero di giocare: da qui a Natale abbiamo tanti impegni e dovremo continuare così».