Non solo la Sampdoria di ieri, quella degli anni d’oro di Mancini, Vialli, Lombardo, Salsano, Nuciari ed Evani.
Mauro Doimi ha portato anche la Sampdoria di oggi sul tetto d’Europa. A un mese esatto dal trionfo dell’Italia a EURO 2020, il responsabile dei fisioterapisti blucerchiati racconta la straordinaria esperienza vissuta al seguito degli Azzurri nella competizione continentale.
Wembley. «L’euforia, lo spirito di appartenenza, l’entusiasmo collettivo e la mentalità vincente che hanno contraddistinto le personali esperienze in blucerchiato dei diversi componenti dello staff del c.t. Mancini sono stati trasportati anche in Nazionale – racconta in esclusiva -. Tornare a Wembley e vincere? Non è un risarcimento né per chi quella finale di Coppa dei Campioni l’ha giocata né per i tifosi sampdoriani ma l’amarezza della sconfitta fa parte di un percorso di conquista nel mondo dello sport e, anche se non puoi superarla, ti fa assaporare di più la dolcezza dei trionfi successivi