Un momento di grande emozione, un momento di preghiera, raccoglimento e riflessione. A distanza di circa quattro anni, la Sampdoria è tornata in udienza dal Santo Padre.
Discorso. Nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico del Vaticano, Papa Francesco – omaggiato dal presidente Massimo Ferrero di una maglia blucerchiata e di un gagliardetto commemorativo dell’incontro – ha accolto con un discorso breve ma ricco di significato la delegazione doriana.
Squadra. «Lo sport e anche il calcio sono una strada di vita, di maturità, e di santità – ha detto il pontefice -. Si può andare avanti, ma mai si può andare avanti da soli. Sempre in squadra, sempre in squadra: questo è importante. Tutto si fa in squadra, questa è la prima cosa. Le vittorie più belle sono quelle della squadra. Da noi al giocatore di calcio che gioca per sé stesso diciamo che si mangia il pallone, prende il pallone per sé e non guarda gli altri. No, sempre in squadra. La seconda cosa è di non perdere l’aspetto amatoriale, cioè lo sport amatoriale, lo sport che nasce proprio dalla vocazione di fare. Gli altri interessi sono secondari, l’importante è che l’amatoriale rimanga sempre. Vi auguro tutto questo: pregherò per voi e vi chiedo di pregare per me. E adesso do a tutti voi la benedizione».