«A gennaio 2020 non avrei mai pensato di giocare in Italia». E invece, un anno dopo, Maya Yoshida può dire che in Italia si è integrato alla perfezione. Sul campo, dove è un punto fermo della difesa di Claudio Ranieri, e fuori, dove la lingua italiana può dirsi ormai acquisita ad un livello ottimale. «Ringrazio la Sampdoria per avermi dato questa opportunità – rivela il giapponese in un fluente italiano -. L’ultimo giorno di mercato ero sul pullman del Southampton, stavamo andando a giocare con il Liverpool e il mio agente mi ha detto di scendere perché aveva una richiesta per me. Gli ho risposto che non potevo perché eravamo in autostrada ma, arrivati sulla pista dell’aeroporto, ho parlato con l’allenatore e ho deciso di venire alla Samp».
Percorso. Dopo l’esordio con il Verona, il COVID-19 ha bloccato il campionato ma Yoshida ha sfruttato il lockdown per adattarsi ad un nuovo Paese, dedicandosi allo studio e cercando di capirne in fretta il modo di intendere il calcio e lo stile di vita più in generale. A suon di prestazioni positive ha aiutato la squadra a raggiungere la salvezza nella scorsa stagione e in quell’attuale si sta rivelando un autentico jolly del reparto arretrato. «Sono molto contento del rinnovo fino al 2022 – conclude -, spero di continuare il mio bel percorso con questa maglia. Grazie a tutti e forza Samp!».