Dalle ore 15, presso il Tribunale di Genova davanti al giudice Paolo Gibelli è in corso di discussione il ricorso di Massimo Ferrero che chiede di bloccare eventuali aumenti di capitale da parte dei nuovi azionisti di maggioranza del club, Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi.
L’ex presidente della Sampdoria è ancora oggi azionista al 49,3% del capitale della società di Corte Lambruschini.
Fuori dal Tribunale sì sono radunati circa 500 tifosi che contestano Ferrero con la viabilità in centro che è stata modificata. E’ presente un presidio della Polizia con il reparto mobile.
Molti i cori contro l’ex proprietario e attuale azionista di minoranza la cui presenza viene confermata all’interno del Tribunale.
L’imprenditore romano sarà rappresentato dall’avvocato Pieremilio Sammarco, mentre Radrizzani e Manfredi saranno seguiti dagli avvocati Filippo Chiodini e Francesco De Gennaro.
Secondo Ferrero l’aumento di capitale effettuato il 16 giugno è illegittimo.
“E’ come se a un proprietario cambiassero improvvisamente la serratura della porta di casa – ha detto Ferrero ai microfoni di Radio Cesano – senza dirgli niente. Vorrei che i miei crediti di Roma venissero pagati. Come quelli di Genova”.
In pratica l’intenzione di Ferrero non è quella di tornare ad essere presidente o proprietario della Sampdoria, ma chiede di ottenere il pagamento dei concordati di Eleven Finance e Farvem, circa 25 milioni, che erano collegati al trust Rosan.
Da parte della nuova proprietà, per il momento non ci sono state dichiarazioni ufficiali sulla vicenda.