“Già alle 9 di oggi, davanti alla Casa della Salute di Genova Sampierdarena, si è creata una lunga coda di persone in attesa di poter ricevere cure mediche e referti.
Nella ‘sanità che tutto va bene’ di Toti naturalmente non ci sono queste immagini come le code di fronte alle Case della Salute, agli ambulatori pubblici e le necessità degli operatori sanitari in grande difficoltà, costretti a dire di ritornare il mattino dopo.
Prima che il governatore ligure e assessore regionale alla Sanità Giovanni Toti faccia la solita sviolinata sul persona sanitario la colpa è tutta sua, è solo tutta sua e della direzione politica impressa alla sanità ligure.
Gli operatori sanitari stanno facendo i salti mortali, dal San Martino, al Galliera e allo Scassi e in tutte le cinque ASL.
I livelli di mancanza di personale, la difficoltà di trovare soluzione idonee, la mancanza di rapporti coerenti tra territorio ed ospedali determina situazioni come quelle di stamattina: lunghe code in cui viene chiesto di ritornare dopo».
Un’organizzazione lenta e farraginosa che, ovviamente non si registra solo a Sampierdarena. Le persone sono costrette a lunghe attese, molto spesso all’esterno della struttura, in condizione disagiata soprattutto per gli anziani.
Se andiamo a vedere la situazione delle liste di attesa la cosa è ancora più drammatica perché abbiamo sempre più persone che vedono procrastinare di mesi e mesi le proprie legittime richieste di visita specialistica o diagnostica. Oppure di persone anziane che magari abitano a Bolzaneto e le viene detto di poter fare una visita a Quinto.
È evidente: Toti si ricorda della nostra regione solo per parlare di Silver Economy. I dati parlano chiaro: le statistiche ci dicono che questa è la regione più vecchia d’Italia, con più solitudine e con più malati cronici e, purtroppo, non tutti hanno le macchine blu con autista come Toti per spostarsi da una parte all’altra della città.
Ecco dunque il modello Toti: una sanità per pochi e per ricchi.
Prima o poi queste bugie e questa sottovalutazione dei problemi verranno a galla, anche perché quando le cose vanno molto male anche i ‘super consulenti’ voluti da Toti come il dottor Profiti decidono di andare in altri lidi perché la barca della sanità ligure sta affondando da tempo”.
Lo ha dichiarato oggi Gianni Pastorino, capogruppo regionale di Linea Condivisa e vice presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale.