Purtroppo questa mattina si è verificato un infortunio mortale sul lavoro a San Quirico.
Un operaio è morto mentre stava lavorando in un cantiere di un deposito di oli minerali della Sigemi, in via Girolamo Gastaldi a San Quirico.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare.
Da una prima ricostruzione l’operaio, 48 anni, sarebbe rimasto schiacciato da grossi tubi che si sono staccati da una gru in fase di movimentazione.
Sembra che si sia rotta o sganciata una cinghia che li ha fatti cadere.
Il pm intervenuto, Stefano Puppo, ha disposto il sequestro dell’area. Sul posto sono presenti anche i vigili del fuoco per gli accertamenti tecnici.
La Cisl: Ancora una morte sul lavoro, una persona che non tornerà a casa dai suoi cari
«Ancora una morte sul lavoro, ancora sangue sui cantieri, ancora una persona che non tornerà a casa dai suoi cari, ai quali va tutta la solidarietà e vicinanza della Cisl. L’incidente mortale in cui ha perso la vita questa mattina l’operaio quarantottenne che lavorava presso il deposito di oli minerali Sigemi a San Quirico aggiorna tragicamente un bollettino che restituisce la fotografia di un territorio martoriato dagli infortuni sul posto di lavoro, troppo spesso con esito mortale.
In Liguria le denunce di infortuni sul lavoro sono in forte crescita rispetto al 2020: nel periodo tra gennaio e settembre si è passati dalle 12.650 dell’anno scorso alle 13.560 di quest’anno (fonte Inail).» «Abbiamo chiesto con forza l’adozione di provvedimenti definitivi, l’ultima volta meno di due mesi fa, quando un altro operaio perse la vita precipitando da un ponteggio – dicono Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria, e Marco Granara, responsabile Ast Cisl Genova -. Oggi ci troviamo di fronte all’ennesima tragedia che conferma che la sicurezza sul lavoro, che dovrebbe essere la priorità numero uno per tutti e a tutti i livelli, sta evidentemente e velocemente peggiorando».
«Non sappiamo con esattezza oggi cosa sia accaduto – proseguono Maestripieri e Granara – saranno le autorità competenti ad accertarne la dinamica, ma quando un lavoratore muore non è una fatalità, ma qualcosa di evitabile».
Filctem e Fiom Cgil: Prevenzione e formazione non siano un costo
«Oggi un operaio ha perso la vita sul lavoro. L’uomo, dipendente di una ditta di appalto in attività presso la Sigemi, azienda del settore chimico, ha perso la vita presso il deposito di San Quirico. Come sempre accade quando avvengono queste tragedie ci si interroga su come possa essere possibile perdere la vita sul lavoro e si punta il dito verso le norme di prevenzione e formazione, due capitoli definiti di spesa, ma che in realtà sono l’unico strumento per garantire la sicurezza in ambito lavorativo.
Filctem, Fiom e tutta la Cgil si stringono intorno alla famiglia, agli amici e ai colleghi di lavoro della vittima e chiedono si faccia presto chiarezza su quanto accaduto per comprendere la natura di questo ennesimo incidente mortale.»