La realizzazione di 13 case di comunità e un ospedale di comunità in Liguria entro la fine del 2024 è al centro di un acceso dibattito tra la Cisl Liguria e l’assessore alla Sanità, Angelo Gratarola. Il segretario generale della Cisl Liguria, Luca Maestripieri, ha espresso preoccupazione per il silenzio sul progetto, evidenziando la necessità di personale sanitario per rendere operative le nuove strutture.
Le preoccupazioni di Luca Maestripieri
Maestripieri ha dichiarato: “Malgrado le precise indicazioni del piano socio sanitario 2023-2025 e le rassicurazioni dei mesi scorsi, sulla realizzazione di 13 case e un ospedale di comunità entro la fine del 2024 in tutta la Liguria è calato un preoccupante silenzio: sono passati diversi mesi dall’ultimo incontro ma da allora non abbiamo saputo più nulla. Entro il 2026 complessivamente devono essere operative 32 case e 11 ospedali di comunità. Ma le aperture non bastano: il rischio è anche che restino scatole vuote. C’è la necessità di assumere personale sanitario per renderle operative perché possano davvero diventare uno strumento a supporto della comunità ligure”.
La risposta dell’assessore Angelo Gratarola
In risposta, l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola ha rassicurato: “Voglio rassicurare la Cisl: su Case e Ospedali di Comunità non c’è nessun silenzio, ma un programma di interventi che prosegue. Entro il 2024, saranno terminati i lavori in 10 nuove strutture, 26 nel 2025, 7 nel 2026. Dunque, le 32 Case di Comunità e gli 11 Ospedali previsti in Liguria saranno pronti entro la scadenza che il PNRR stabilisce”.
Gratarola ha inoltre aggiunto: “Non c’è nessun rischio che queste strutture restino ‘scatole vuote’. Pur essendo consapevole della cronica e generale carenza di alcune professioni sanitarie, a fine dicembre 2023 è stata approvata una delibera di Giunta che ha fissato i fabbisogni del personale in aderenza al decreto ministeriale 77. In questo documento si tiene conto del personale già esistente, del turn over e quindi di quello nuovo da assumere. L’entrata in servizio progressiva di queste strutture nell’arco di un triennio offre il vantaggio di poter reperire il personale con una maggiore gradualità anche in termini di sostenibilità economica. È infine sempre aperta l’interlocuzione con il Governo e con la Conferenza Stato Regioni per tenere costantemente acceso un faro sulle risorse del fondo sanitario nazionale, strumento economico fondamentale di sostegno del nostro sistema sanitario e quindi anche delle nuove strutture realizzate grazie al Pnrr”.