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Sanità ligure, Garibaldi: la destra lascia eredità disastrosa. Alisa va chiusa

Garibaldi (PD): Con Bucci siamo al tentativo del terzo mandato Toti
Capogruppo regionale del Pd Luca Garibaldi (foto di repertorio)

“La destra ha lasciato un’eredità disastrosa: liste d’attesa infinite, un ricorso spropositato al privato, sempre meno assunzioni di personale pubblico, nessun nuovo ospedale, 230 milioni di euro di buco di bilancio e 70 milioni di euro persi ogni anno per le fughe dei pazienti verso altre regioni. Nel Tigullio in particolare, zero investimenti negli ultimi nove anni”.

Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Luca Garuibaldi (Pd).

“La priorità – ha aggiunto Garibaldi – è curare la sanità pubblica con una serie di azioni concrete.

Va chiusa ALISA, una struttura inutile che toglie risorse alla sanità, e vanno difese le ASL, a partire dall’ASL 4.

Proponiamo un nuovo Piano straordinario per abbattere le liste d’attesa, con assunzioni e investimenti straordinari nel pubblico e incentivi per i medici per contrastare la fuga dei professionisti.

Rafforziamo la medicina sul territorio, con nuovi patti con i medici di base. Digitalizziamo e sburocratizziamo: più cura, meno carta.

Aumenteremo la presenza sul territorio, con un ruolo centrale delle Case di Comunità e dell’assistenza domiciliare, e un nuovo protagonismo delle pubbliche assistenze.

Istituiremo lo psicologo territoriale in tutti i distretti, per dare maggiore attenzione alla salute mentale, a partire dai più giovani.

Rafforzeremo la prevenzione e la sicurezza sui luoghi di lavoro, per fermare un’emergenza infinita.

Rilanceremo i consultori e la medicina di genere, avvieremo un Piano d’azione contro le solitudini, nella regione più anziana d’Italia, scritto d’intesa con i Comuni e le associazioni del terzo settore”.