“La misura è colma, basta balle sulla pelle dei cittadini liguri. Il presidente Giovanni Toti faccia la pace con sé stesso. Non può un giorno sì, e l’altro pure, strigliare i direttori generali (da lui nominati) e poi presentarsi candidamente in conferenza stampa accusando l’opposizione consiliare di essere ingenerosa.
Non può continuare a raccontare quella dell’uva da un palchetto di palazzo nel ridicolo tentativo di salvare la faccia con i cittadini liguri, i quali, nonostante la sua narrazione, sanno bene che le critiche alla sanità sono purtroppo fondate sulle testimonianze di chi non riesce a farsi curare in Liguria perché le liste d’attesa sono infinite e la Regione ha speso male i soldi per la sanità, preferendo non accogliere le proposte dei gruppi per meglio gestire le emergenze.
Anche quelle del dopo pandemia, che una settimana via l’altra e con le stesse modalità mediatiche viste ieri, sembrava un affaire tutto del centrodestra con l’opposizione bellamente ignorata nonostante raccogliesse le istanze dei territori”.
Lo hanno dichiarato oggi il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi e il consigliere regionale Paolo Ugolini a margine del deposito di due nuove interrogazioni, frutto di sopralluoghi e segnalazioni presso l’ospedale di Rapallo sulla riabilitazione cardiologica e sugli ecografi oculari.
“Ieri – hanno aggiunto i pentastellati – la conferma di quanto sapevamo da tempo. Il pezzo forte del presidente era e resta la comunicazione, ma questa volta crediamo sia un boomerang. L’iniziativa, che ahinoi a quanto pare ci toccherà subire con cadenza settimanale, certifica che Toti e la sua giunta non sono più popolari come vogliono farci credere.
E nella foga di addossare le colpe della loro mala gestione a qualcun altro, accusano noi di essere ingenerosi e di speculare sulla sanità con eccessi polemici e bla bla bla.
A Toti rammentiamo che le nostre segnalazioni dovrebbero servire anche per far sì che la giunta possa intervenire.
Segnalazioni che nella maggioranza dei casi sono propositive, sebbene vengano ignorate.
Ricordiamo, ad esempio, la richiesta del M5S di audire in commissione regionale i chirurghi bariatrici, i quali si erano detti disponibili ad aumentare il servizio per evitare le fughe fuori regione e di conseguenza far risparmiare soldi alle casse della Regione.
La giunta ha fatto orecchie da mercante e anzi, proprio per la chirurgia bariatrica, pare sia riuscita a chiudere un accordo con GMV (Iclas) elargendo a questo gruppo 1 milione di euro. Risultato: schiaffo ai nostri specialisti, ai loro staff e al sistema sanitario pubblico a favore del privato.
La destra regionale si lamenta della battaglia politica sulla questione della sanità, ma non ha colto un dettaglio di non poco conto.
La nostra è frutto di segnalazioni raccolte sui territori sentendo i cittadini e contestualmente anche il personale medico, infermieristico e gli operatori sociosanitari, che quotidianamente ci contattano per denunciare di essere oberati dal lavoro (ci sono casi con 400-500 ore di straordinario).
A loro va la nostra riconoscenza perché nonostante il rischio burn-out, e grazie allo loro professionalità e generosità, tengono in piedi il sistema.
Un sistema che però è in grandissima sofferenza perché manca il turn-over. E’ il caso della riabilitazione cardiologica di Rapallo. Andato in pensione l’ex responsabile, il servizio è letteralmente sparito dall’offerta sanitaria del “Nostra Signora di Montallegro. Come M5S, chiederemo che venga riattivato anche perché, abbinato all’eccellente lavoro del reparto di riabilitazione ortopedica, garantiva un servizio a 360 gradi ai pazienti.
La verità è che le testimonianze, i dati e i conti (abbiamo un buco di 150 milioni di euro!) certificano che quella ligure è una sanità che sperpera.
In questi anni, abbiamo denunciato spese alquanto discutibili (e lo hanno fatto pure alcuni consiglieri del centrodestra: un veloce rewind del passato anche recente, potrebbe rinfrescargli la memoria sulle critiche sollevate in seno alla sua stessa maggioranza) e uno spreco continuo di risorse quando i bisogni sono altri.
Pensiamo ad esempio all’urgenza di sostituire l’ecografo oculare del reparto di oculistica di Rapallo: si è rotto l’estate scorsa e per sostituirlo sarebbero bastati al massimo 30.000 euro.
Toti faccia un’operazione di vera trasparenza ed elenchi i disagi patiti dai cittadini.
Tra questi, rammentiamo le precarie condizioni degli ospedali come il Sant’Andrea della Spezia, dove bastano fenomeni piovosi poco più intensi del solito per allagare il Pronto soccorso, compreso quello pediatrico. Sulla questione, che grida vendetta da tempo, il M5S ha depositato l’ennesima interrogazione.
Anziché perdere tempo con le prediche settimanali di cui francamente avremmo fatto a meno, Toti dica se ha un piano di risanamento per l’ospedale spezzino, al quale i cittadini dovranno rivolgersi ancora per anni nell’attesa che il centrodestra metta terra una delle sue tante promesse elettorali: il nuovo Felettino, per il quale sono posate tante prime pietre ma che ancora resta una chimera.
A Toti suggeriamo di uscire dalla Sala trasparenza di piazza De Ferrari e di andare in mezzo alla gente che soffre, che rinuncia a curarsi perché non ha i soldi per rivolgersi al privato.
Alla giunta regionale suggeriamo di mettere da parte gli show mediatici di chi mente sapendo di mentire o di chi, più semplicemente, vive su un altro pianeta.
Noi intanto aumenteremo la nostra presenza nelle strutture sanitarie liguri, continueremo a denunciare le mancanze e a proporre soluzioni”.