“Non sarà un ospedale di comunità, potrà tornare il primo intervento in Valpolcevera”.
Lo ha dichiarato il vice presidente del consiglio regionale Armando Sanna (Pd) che l’altra sera ha promosso l’incontro, al Ricreatorio Gonzaga di Pontedecimo, sul futuro dell’ospedale Gallino.
“Erano dieci anni che non si svolgeva un dibattito sul futuro dell’ospedale. Un presidio sanitario fondamentale per la Valpolcevera. Durante tutto il mio mandato da sindaco di Sant’Olcese ho sempre evidenziato la necessità che venisse valorizzata questa struttura. Il mio lavoro su questo tema è proseguito anche come consigliere regionale.
Con i fondi del Pnrr messi a disposizione per la sanità, il Governo ci dice chiaramente che devono essere utilizzati per rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie al potenziamento e alla creazione di strutture e presidi territoriali già in essere, come il Gallino”.
All’assemblea pubblica erano presenti i sindaci della Valpolcevera, Giancarlo Campora (Campomorone), Emanuela Molinari (Ceranesi), Maria Grazia Grondona (Mignanego), Sara Dante (Sant’Olcese), Angela Negri (Serrà Riccò) e il presidente del Municipio Federico Romeo.
E’ intervenuto anche il direttore dell’Asl3 Genovese, Luigi Bottaro, che ha presentato il piano sul quale stanno lavorando per potenziare la struttura: “L’ospedale è attualmente oggetto di importanti lavori di adeguamento strutturale, iniziati a fine del 2020. Prevederà i reparti di Chirurgia day e week surgery, Medicina generale e cure intermedie, oltre che a fornire servizi di Radiologia, Medicina integrata, Oncologia, Cardiologia ed Endoscopia digestiva.
Sarà inoltre attivato in via sperimentale un servizio sociosanitario nel reparto di cure intermedie in collaborazione dei MGG della Valpolcevera e Valle Scrivia, che consenta ai cittadini ed in particolare per gli anziani fragili e comorbidi di godere di un più efficiente servizio.
L’esigenza è quella di favorire un’assistenza extraospedaliera anche domiciliare in grado di soddisfare i bisogni caratterizzanti la fase pre e post-acuta. Il Gallino non sarà un ospedale di comunità, ma un ospedale con possibilità di aprire un punto di primo intervento.
Il primo intervento oggi è sostituto da un piattaforme di codici bianchi. Abbiamo appena imbastito un concorso in itinere e, se si presenterà un numero sufficiente di medici, noi andremo ad aprire il primo intervento del Gallino con l’obiettivo di ridurre la pressione su Villa Scassi”.