Un episodio singolare a Valle Armea, Sanremo, dove un detenuto tunisino di 26 anni, recentemente scarcerato, ha tentato di rientrare in prigione arrampicandosi sulla garitta all’ingresso del penitenziario. L’uomo, con precedenti per furto con strappo e rapina, ha cercato per ben due volte di scavalcare la struttura, ma è stato fermato dagli agenti di polizia penitenziaria, che lo hanno convinto a desistere.
Il contesto dell’accaduto
Secondo quanto riportato da Fabio Pagani, segretario regionale della Uilpa Polizia Penitenziaria, il giovane nordafricano avrebbe agito spinto da una condizione di instabilità psicologica e dalla mancanza di alternative una volta rimesso in libertà.
“Ci riferiscono che il detenuto sia un soggetto psicologicamente instabile. Episodi come questo accadono a Sanremo, dove il penitenziario ospita 275 detenuti e soffre di una cronica carenza di personale, in particolare sottufficiali”, ha dichiarato Pagani.
Criticità del carcere di Valle Armea
Il sindacalista ha colto l’occasione per sottolineare le difficoltà operative della struttura, aggravate dalla gestione del personale con 275 detenuti presenti, un numero superiore alla capienza ideale; la carenza di sottufficiali, che rende più complessa la gestione quotidiana e i conflitti con il neo provveditore, accusato di aver destinato ispettori dalla Liguria a Cuneo, ignorando le necessità del carcere di Sanremo.
La probabile motivazione del gesto
Secondo quanto emerso, il detenuto potrebbe aver tentato di rientrare in carcere per la mancanza di un alloggio o di un supporto sociale adeguato.
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