Sanremo. I carabinieri della compagnia di Sanremo hanno arrestato due pregiudicati stranieri, un tunisino classe 95 ed un marocchino classe 92, in ottemperanza ad altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere.
I due sono ritenuti responsabili di una rapina a mano armata commessa in una tabaccheria del ponente ligure.
I fatti risalgono al pomeriggio del 29 gennaio scorso, quando due individui col volto travisato con maschere di carnevale fecero irruzione all’interno della rivendita tabacchi di Cipressa, minacciarono il titolare con una pistola asportando il registratore di cassa contenente circa 1.300 euro in contanti, alcuni pacchetti di sigarette e 5 carnet di gratta e vinci, per poi darsi alla fuga a bordo di un auto.
Nell’immediatezza, sul posto, giunsero due equipaggi in servizio di pronto intervento ed il personale della stazione di Santo Stefano al Mare, mentre gli investigatori della sezione operativa della compagnia di Sanremo effettuarono un minuzioso sopralluogo, riuscendo – attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati – a ricostruire la fuga dei rapinatori a bordo di una Citroen C1, risultata rubata a Bordighera due settimane prima.
L’auto venne ritrovata abbandonata nel centro abitato di Cipressa e sottoposta a rilievi tecnico-scientifici da parte del RIS di Parma.
Gli accertamenti permisero di rilevare, evidenziandole, la presenza di numerose impronte digitali nell’abitacolo riconducibili a uno dei due rapinatori.
Grazie all’esperienza ed alla conoscenza dei soggetti dediti a quel tipo di reato nel comprensorio sanremese, i militari sono riusciti a documentare con l’attività investigativa – suffragata dalle risultanze tecniche – la responsabilità dei rei, associando il primo soggetto individuato al secondo in ragione dei diversi riscontri acquisiti, che hanno permesso di fornire alla magistratura un attendibile quadro indiziario a carico dei due prevenuti, che già in passato si erano resi protagonisti di reati analoghi.
Durante l’operazione, i carabinieri hanno effettuato alcune perquisizioni, rinvenendo anche l’arma utilizzata nella rapina – un revolver scacciacani cal. 8 – occultata sotto il paraurti di un’auto abbandonata nella frazione di Bussana.