«Ripristinare al più presto la diga del porto per garantire le condizioni di sicurezza dell’abitato cittadino e, se necessario, valutare accorgimenti migliorativi alla struttura per aumentarne la capacità protettiva.» Questa è la richiesta urgente che il Sindaco Paolo Donadoni ha rivolto agli enti sovraordinati illustrando in una lettera lo stato del porto alla luce degli eventi calamitosi del 29-30 ottobre scorsi.
«Già nell’incontro ufficiale con il sottosegretario Giorgetti e con il Ministro Toninelli durante il mio intervento avevo espressamente ricordato la rilevanza del risanamento del porto per la sicurezza della città e per la sopravvivenza del circuito portuale sammargheritese. ̶ Dichiara Donadoni ̶ Santa Margherita Ligure ha perduto la barriera di protezione rappresentata dalla scogliera e dalla diga foranea. Inoltre i pescatori dei pescherecci e della piccola pesca, i diportilisti, la nautica da diporto, le associazioni sportive e non dello specchio acqueo portuale sono realtà del mondo economico e della tradizione cittadina che rischiano di subire un danno irreparabile che va ben oltre il presente. Come Sindaco sento il dovere morale e amministrativo di fare tutto il possibile per garantire la loro salvaguardia».
Si ricorda che attualmente il porto di Santa Margherita Ligure – struttura pubblica – è chiuso a partire da piazzale Cagni fino alla fine della banchina tratto che presenta gravi danni strutturali, il più evidente, e quello che maggiormente pregiudica la sicurezza dell’abitato cittadino, è la breccia apertasi a due terzi della diga.
Nella missiva si richiedono urgentemente i seguenti interventi: messa in sicurezza e consolidamento della banchina e delle fondazioni del molo; ripristino della scogliera a protezione del muro paraonde; sistemazione del muro paraonde e della pavimentazione.
«Fatta esperienza di quanto accaduto – conclude la lettera il sindaco di Santa Margherita – occorrerebbe valutare se, fermo restando la tempestiva messa in sicurezza, gli interventi necessari possano limitarsi ad un mero ripristino dello status quo ante, o se sia necessario traguardare il risultato di un miglioramento delle strutture preesistenti poste a protezione della città rivelatesi inidonee rispetto a un evento meteo marino di questa portata».