L’altro giorno la ministra del Turismo Daniela Santanchè, intervenuta a Genova a margine del Forum internazionale del turismo italiano organizzato dal Sole 24 Ore, ha spiegato, fra le altre cose, che “una cosa da cambiare c’è: la tassa di soggiorno dovrebbe essere una tassa di scopo e i soldi che si pagano bisogna investirli nelle politiche del turismo. Spesso la tassa di soggiorno viene usata dai Comuni per appianare i debiti, questo non va bene”.
Penso a una regolamentazione nazionale omogenea sulla tassa di soggiorno, però con criteri di un certo tipo.
Cuneo non può pagare come Firenze, Milano non può pagare come Benevento.
La cosa più importante però è farla diventare una tassa di scopo, che i soldi che entrano per il turismo vengano spesi per il turismo.
Anche fare un marciapiede è per il turismo, ma anche per i cittadini, come tutto ciò che aiuta la vivibilità di quel territorio e di quella comunità”.